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Una prova dell’inutilità dei body scanner

Via Attivissimo:

È quello che nel gergo di Internet si chiama epic fail e il resto dell’universo chiama figuraccia galattica (magari con formule più scatologicamente colorite): in un programma della TV tedesca, uno scanner per passeggeri, di quelli da installare negli aeroporti e che rivelano le forme nude dei soggetti esaminati, trova il telefonino, il microfono e il temperino che la cavia ha con sé, ma non trova gli ingredienti di una bomba dissimulati sulla medesima cavia in modo assolutamente banale, addirittura senza ricorrere all’uso di cavità corporali (tranne una che vi lascio scoprire nel video qui sotto).

Il Museo San Domenico sul web non esiste.

Da pochi anni, a Forlì, è stato aperto lo splendido museo del San Domenico.

Sono state fatte delle mostre molto importanti: il Palmezzano (2006), Silvestro Lega ed i Macchiaioli (2007), il Cagnacci (2008), Maceo Casadei (2008) ed il Canova (2009).

Ad ogni mostra veniva fatto un sito apposito, destinato poi ad esser spento dopo pochi mesi dalla relativa chiusura. Su internet non esiste un vero e proprio sito dedicato a questo splendido spazio espositivo, alla storia delle mostre passate, all’acquisto online dei cataloghi e del materiale di merchandising.

Io credo che sia una ENORME occasione sprecata. Queste mostre, costate centinaia di migliaia di euro, hanno certamente una ricaduta durante la loro apertura, ma lo studio e il passaggio a Forlì avrebbero un grosso valore anche con il passare del tempo, e continuerebbero a regalare prestigio alla nostra città al costo di poche decine di euro di rinnovo annuale del dominio. Ancora meglio sarebbe se fossero raccolte in un unico sito, che non sarebbe da pubblicizzare ex novo ogni anno.

Il solo fatto di aver pubblicato, in passato, qualche post su questi argomenti ha portato su questo blog centinaia di visitatori, alcuni dei quali mi hanno chiesto dove acquistare i cataloghi o dove trovare maggiori informazioni.

Invece che farmi piacere mi provoca rabbia, perché sembra quasi che la mia città si vergogni delle cose migliori che riesce a produrre.

La licenza è importante

Riprendo qui una discussione nata grazie al contributo di Luca Sartoni, che sul suo blog parla dell’importanza di rispettare le licenze (in particolare Creative Commons).

Solo perché una cosa è pubblicata su internet non significa che la sua licenza non sia importante. Qualsiasi contenuto noi creiamo e pubblichiamo sul web è il frutto di un lavoro. Le regole della distribuzione di un lavoro d’ingegno sono date dall’autore (si parla, infatti, di diritto d’autore).

Le licenze creative commons servono per facilitare la comprensione dei temini legali con classificazioni semplici. Un lavoro CC Attribution-Sharealike, come i testi di questo blog, può essere distribuito e modificato gratuitamente, anche a livello commerciale, a patto che si indichi l’autore originario e si distribuisca ogni modifica con la stessa licenza.
E’ sulla base di questo semplice patto che si può lavorare in gruppo, grazie ai pezzi fatti da altri, e contribuire alla crescita dei contenuti liberamente utilizzabili su internet.

Giustificare la violazione della licenza con la semplicità dell’azione della copia è semplicemente folle, come lo è pensare che l’unico mezzo per proteggere i propri contenuti debba essere quello di non pubblicarli affatto.

Fa bene quindi Luca a ricordare l’importanza delle licenze.

Rinviato l’investimento sulla rete

Il progetto che prevedeva un investimento di 800 milioni di euro per la banda larga in tutto il nostro Paese è stato rimandato a “dopo la crisi”.
Così tocca ricordare, ancora una volta, che internet oggi non è un optional, ma uno strumento necessario non solo per la crescita culturale del paese ma proprio per la nostra economia fatta di piccole e medie imprese che hanno bisogno della rete per lavorare insieme.

Un sarebbe stato un investimento non a fondo perduto, quindi, ma un passo necessario per il rilancio dell’economia e per l’uscita dalla crisi.

L’Europa ha stimato che la banda larga porterà un milione di posti di lavoro fino al 2015 e una crescita dell’economia europea di 850 miliardi di euro.

Corso: come essere primi nei motori di ricerca

Martedì 15 settembre 2009, dalle 9 alle 13 terrò un corso rivolto alle aziende e ai liberi professionisti che vogliono ottenere il massimo dal proprio sito Internet acquisendo gli strumenti per verificarne l’efficacia e la visibilità.

Obiettivi: Strategie e tattiche per migliorare il posizionamento del proprio sito e la propria visibilità in Internet, apprendendo le strategie di ottimizzazione (SEO) utili per entrare ai primi posti dei motori di ricerca e rimanervi nel tempo. Non sono richieste competenze informatiche avanzate, ma solo una conoscenza di base dei motori di ricerca (Google, Yahoo, Bing, etc.).

* I “ragni” da Yahoo a Google: l’indicizzazione
* Pageranking: come vengono ordinati i risultati
* Errori da evitare: miti da sfatare e spese inutili
* Il tuo sito: esaminiamo i link da voi sottoposti

Per informazioni ed iscrizioni: http://www.sapim.it/Article119.html

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