USA

Il governo Inglese chiede scusa a Turing

Scopro grazie ad Attivissimo che il Governo inglese ha chiesto scusa per l’indecente trattamento rivolto a Turing. Questo brillante matematico, spesso poco conosciuto ai non informatici, ha cambiato il corso della seconda guerra mondiale contribuendo alla decrittazione dei messaggi militari nazisti, ed è stato fondamentale per la ricerca scientifica che ha portato alla realizzazione dei computer.

Nel 1952, mentre stava lavorando allo sviluppo dei primi computer moderni, fu processato per il reato di omosessualità, o gross indecency (oscena indecenza) nell’eufemistico gergo legalese dell’epoca, esattamente come era successo a Oscar Wilde più di cinquant’anni prima. Qualunque atto omosessuale era illegale nel Regno Unito di allora, e a Turing fu data la scelta fra il carcere e la “cura” tramite castrazione chimica. Scelse la seconda opzione e fu sottoposto a iniezioni di estrogeni talmente forti da fargli crescere il seno.

La fine della seconda guerra mondiale è avvenuta con il concorso di tanti fattori. Purtroppo il lavoro sulla decifrazione delle comunicazioni è sempre stato sottostimato, ma è stato fondamentale.

Fonte: Alan Turing, governo GB chiede scusa

Influenza suina: cifre a caso

800px-Swine_Flu_Masked_Train_Passengers_in_Mexico_CityL’altro giorno, mi pare al TG1, hanno detto che la mortalità della nuova influenza H1N1 è dell’1% (fonte World Health Organization)
Sparata così, è una cifra impressionante. Ogni 100 abitanti colpiti uno non riuscirebbe a cavarsela.

In realtà, calcolando i dati europei, il tasso di mortalità registrato fino a questo momento, senza vaccini, è dello 0.16%, quindi quasi 10 volte meno di quello dichiarato alla tv del servizio pubblico.

Per avere un confronto, l’influenza stagionale ha un tasso dell’1 per mille circa (0.1%).
Immagino che i due dati si allineeranno non appena sarà migliore la diagnosi e saranno vaccinati i soggetti più a rischio.

Rimane da sapere il perché di questa leggerezza nella divulgazione di dati così importanti e sensibili per la popolazione, che rischiano di causare più danni di quelli dell’influenza (la paura può scatenare reazioni irragionevoli e pericolose).

Nella migliore delle ipotesi è un meme ricorrente, come quello dei cani aggressivi, che ogni tanto è bene rispolverare per riempire gli spazi informativi.
Nella peggiore, e forse più probabile, c’è qualcuno che ci guadagna che ha più strumenti di chi non vuole verificare le fonti.

La mandorla e le scimmie di Dio

Questa è la 4° di copertina del nuovo romanzo di Ferdinando Borroni, “La mandorla e le scimmie di Dio”, che si trova anche presso la Botteghina del Libro di via Giorgio Regnoli 48 Forlì.

Un anziano professore tedesco di zoologia viene trovato morto nella sua villa, sulle colline intorno a Firenze. Gli esperimenti sulle scimmie, al limite della legalità e del rispetto per la sofferenza animale che là si svolgevano, sembrano essere la chiave per arrivare alla identificazione del colpevole.

Nel bicentenario della nascita di Darwin il racconto presenta una Firenze cosmopolita, culla di cultura, frequentata da studiosi famosi e colti turisti stranieri, ma anche da gente semplice e alla buona, fra i quali si nasconde lo sfuggente assassino. Qui gli studi sui macachi paiono confermare in tutti, anche a livello delle strutture cerebrali, la comune origine evolutiva.

Questi esperimenti, intorno ai quali ruota la vicenda, sembrano però anche ipotizzare che non sono solo le strutture nervose primitive, quelle maggiormente condivise, ad essere in causa nell’espressione dell’aggressività.

Ma normalmente, nelle specie animali superiori, ai vari livelli di progresso evolutivo, anche aeree cerebrali recenti, quelle più sviluppate e determinanti le funzioni cosiddette superiori, paiono essere in gioco nella regolazione dell’aggressività, che si conferma così fondo oscuro e diffuso del comportamento, anche di quello più evoluto e superbo di una specie civilizzata come è l’ umana.

Citazione in epigrafe:

“Tutte le torture, i patimenti, i terrori imperdonabili inflitti agli animali appartengono legittimamente al dolore infinito della storia e ne modificano il senso, se ne abbia uno.

Appena appena, la memoria scritta ricorda le bestie di cui Roma spopolò la sua Africa; i bisonti sterminati dai pionieri insieme agli Indiani; biasimi pochi.

Gli storici, e perfino i veggenti, di quest’immane urlo che ci fiocina e attraversa tutta la vicenda umana, imprimendosi gravemente sulla legge cosmica del castigo, non tengono nessun conto.

Guido Ceronetti

Lotta all’alcol

Io penso che una politica credibile di lotta all’alcolismo dovrebbe partire dal divieto di fare pubblicità agli alcolici, o almeno i superalcolici, come è stato fatto con le sigarette.

Inoltre credo che la lotta debba essere feroce ed aggressiva soprattutto contro chi ne abusa prima della guida. In altri paesi europei con controlli veri sono riusciti a ridurre gli incidenti.

Tutto il resto, compresi le ordinanze per gli under 16, sono begli spot elettorali che però non toccano minimamente il problema. In Inghilterra il divieto arriva fino alla maggiore età, ma notoriamente è uno dei paesi più colpiti dal problema dell’alcolismo giovanile.

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