Month: Aprile 2004

ansa.it – DECRETO URBANI, GOVERNO BATTUTO ALLA CAMERA PER SETTE VOTI

ansa.it – Fatto del giorno

ROMA – Governo battuto per sette voti alla Camera su un emendamento al decreto Urbani presentato dal verde Mauro Bulgarelli e dal diessino Pietro Folena.

La modifica al testo, su cui governo e commissione avevano reso parere contrario, e’ stata infatti approvata con 179 si’ e 172 no.
Dopo il voto, la seduta e’ stata brevemente sospesa e riprendera’ con nuove votazioni.

L’emendamento approvato dall’Assemblea sopprime l’intero comma 7 dell’articolo 1 del decreto Urbani sul rifinanziamento del cinema e sul contrasto della pirateria audiovisiva e su Internet. In particolare, il comma cassato prevede l’obbligo per ”i prestatori di servizi della societa’ dell’informazione che siano venuti a conoscenza della presenza di contenuti idonei ad integrare le violazioni commesse per via telematica”, a ”informarne con immediatezza il Dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno o l’autorita’ giudiziaria”.

Su richiesta della commissione Cultura di Montecitorio Ferdinando Adornato, la seduta e’ stata sospesa ed e’ stato riunito il comitato dei Nove.

Esperimento Ronchi

I post di questi giorni di Caravita, ..:digital||divide:.., Mantellini mi forniscono un assist perfetto.

In realtà volevo parlarne tra un paio di giorni, il tempo di sistemare meglio il tutto, ma colgo l’occasione al balzo.

Beppe Caravita si candida alle elezioni europee, e la notizia che un blogger, esperto di informatica e di software libero, si dedichi alla politica è stata accolta positivamente da coloro che ho sentito commentare sulla cosa.

Più o meno la sua esperienza è simile alla mia, a parte il fatto che la mia candidatura (sempre all’interno della federazione dei Verdi) sarà per le amministrative della mia circoscrizione, del mio Comune (Forlì) e della Provincia di Forlì-Cesena (Collegio Forlì 2).

Pur non volendo in nessun modo paragonare le due cose, voglio però fare due o tre commenti.

Per prima cosa, voglio dire che non mi stupisce che la comunità che sostiene le libertà di informazione e/o il software libero si affacci alla vita politica. Sempre dietro a lamentarci di chi ci governa, qualcuno del gruppo inizia a pensare che personalmente si possa cambiare qualcosa. Senza stravolgere il mondo, credo che cambiare qualcosa sia possibile, soprattutto se chi verrà eletto riuscirà a portare avanti dei progetti di informazione sulle decisioni politiche che sta portando avanti.
Senza arrivare al paragone con Dean, anche uno spazio web dove commentare cosa si decide, è un piccolo passo per arrivare ad una politica un po’ meno nascosta, un po’ meno ostica, di cui si inizi veramente a percepire un potere positivo (dove potere ovviamente non è inteso nel senso mafioso del termine).
Spero, anzi, che sempre più persone da questo mondo molto vario decidano di fare la stessa cosa: di tanti blog che leggo, molti autori mi paiono molto intelligenti e questo requisito di partenza è già una cosa non banale da ottenere, al giorno d’oggi.

Detto questo, arrivo anche ad una proposta concreta. Qualche giorno fa nella lista discussioni dell’associazione Assoli, un ragazzo del Bologna Free Software Forum ha postato un interessante messaggio, che contiene una bozza di proposta da presentare ai candidati delle elezioni europee riguardante la proprietà intellettuale.
Dato l’interesse che ha scaturito in me la proposta, ho risposto proponendo a mia volta di presentare un documento simile, anche per le elezioni amministrative, tenuto conto ovviamente delle differenze tra gli obbiettivi politici che le due cariche permettono. Per quanto riguarda le amministrazioni Comunali e provinciali, il documento di proposta dovrà secondo me contenere l’obbligo di utilizzare formati standard ed accessibili nelle comunicazioni tra PA e cittadini e nell’interscambio tra uffici diversi, e all’utilizzo, quando conveniente, del software libero.
L’idea ha ricevuto interesse nella lista discussioni e presto pubblicherò la prima bozza. Nell’archivio della mailing list discussioni@softwarelibero.it di Aprile, ordinato per thread, potete consultare tutto il discorso.

Caravita parlava di candidatura aperta, io prendo la palla al balzo e chiedo cosa ne pensate di mettere giù un programma aperto, anche su Wiki, da presentare in vista delle elezioni. I politici di una democrazia rappresentantiva, come dice il nome, devono rappresentare i cittadini che li scelgono tramite voto: perché non includere in questo processo anche la stesura del programma, partendo da una linea stesa della persona che si candida?

A questo punto, mi interesserebbe tantissimo che:
– Caravita commentasse e/o aiutasse nella stesura della proposta per le elezioni europee.
– Che le persone che hanno commentato la candidatura di Caravita, commentassero anche queste due iniziative, magari dandone visibilità oppure proponendo modifiche
– Che qualcuno si interessasse alla possibilità di mettere mano ad un programma per le elezioni amministrative, che si possa ovviamente riproporre anche in altri comuni / province.
– Che al termine della stesura di questi documenti, si facesse una lista dei candidati che si impegnano a portare avanti queste promesse, ovviamente tenendo traccia delle votazioni e dei risultati dell’eventuale mandato se verranno eletti.

Secondo me abbiamo una possibilità di cambiare qualcosa, partendo dal processo pre-elezioni, magari spingendo ad un cambiamento (seppur minimo) anche i politici che fino ad ora si sono disinteressati di questi problemi per rincorrere gli interessi di chi faceva pressioni, piuttosto che quelli dei cittadini che amministrano.

Se poi abitate dalle mie parti, o avete qualche parente residente nella terra della piadina, e condividete il mio progetto (che ovviamente pezzo per pezzo salterà fuori in un apposito spazio, prima delle elezioni di Giugno), potete fare ancora di più. Stay Tuned.

Fobia

I sintomi sono sempre gli stessi, il modo di procedere pure.

1. Si parte da una notizia di cronaca nera.

2. I telegiornali danno notevole risalto all’accaduto

3. I media vanno alla ricerca di qualsiasi notizia somigli almeno di striscio a quella precedente, dando l’impressione che al momento succeda solo quello.

Al di là del fatto che alcuni episodi accadono con regolarità , e non soltanto nel breve-medio periodo in cui l’attenzione vi è focalizzata, credo che sia sempre rischioso far sembrare differente una situazione che in realtà non è mutata con il tempo, perché comunque questa movimentazione dell’opinione pubblica porta sempre all’approvazione di leggi sull’argomento fatte in fretta e sull’onda emotiva, piuttosto che sulla lucida analisi del problema.

Così, come per i cani da combattimento (per settimane non si è parlato d’altro), prevedo che nei prossimi giorni si parlerà molto di rapine agli esercenti. Spero non si arrivi a dire che è necessario armarsi per difendersi, perché questo é il primo passo per un sistema “all’americana” della gestione delle armi da fuoco.

Consiglio di leggere qualcosa su quello che accade ogni anno in america, partendo magari dal film-documentario “Bowling a Columbine” di Michael Moore.

Corriere della Sera – Il processo Sme resta a Milano

Corriere della Sera – Il processo Sme resta a Milano

Respinta la richiesta di trasferimento del dibattimento richiesta dai difensori del premier Berlusconi
MILANO – Rimane a Milano il processo Sme nel quale è imputato Silvio Berlusconi. I giudici della prima sezione penale, presieduti da Francesco Castellano, hanno dichiarato inammissibili tutte le eccezioni sollevate dalla difesa nella scorsa udienza. E tra esse c’era anche quella sulla competenza territoriale. Hanno detto sì, invece, per sei dei 24 testimoni chiesti dai legali del presidente del Consiglio: tra questi figurano Cesare Previti e Renato Squillante, condannati nel filone principale del processo, dunque imputati in procedimento connesso. Alla loro testimonianza il tribunale ha riservato la prossima udienza, quella del 30 aprile.
Per le altre deposizioni i giudici hanno riservato l’udienza del 7 maggio. Ma oggi in aula ci sia aspettava anche un preciso calendario del processo, richiesta ribadita dal pm Ilda Boccassini e appoggiata dai legali di parte civile. Il pm, prospettando eventuali impedimenti del premier, ha ricordato l’incombenza dei termini di prescrizione e il principio della ragionevole durata del processo. Insomma, vuole che si stringano i tempi. Il tribunale ha però deciso di ascoltare prima i testimoni ammessi e poi di fissare il calendario.

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