Sindaco

Inaugurazione mostra “ARTIDE ANTARTIDE – LA RICERCA ITALIANA AI POLI “

SABATO 17 GENNAIO ORE 16,30 ci sarà l’inaugurazione della mostra “ARTIDE ANTARTIDE – LA RICERCA ITALIANA AI POLI “
Saranno presenti il prof.Carlo alberto ricci, presidente della commissione scientifica della ricerca in Antartide nonchè chairman of the European Polar Board , il dott. carlo Ossola del Museo nazionale dell’antartide, il Sindaco di Forlì e l’Assessore alla cultura, Sauro Turroni, componente della commissione scientifica nazionale per l’Antartide.
E’ stato invitato l’assessore regionale alla cultura.
Ricci farà una introduzione sull’IPY e la ricerca spiegando perchè la si fa e cosa significa, seguirà una visita guidata alla mostra.
Verranno proiettati filmati sull’antartide, l’artide e le ricerche.

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La trasparenza di Arpa e la velocità nelle risposte

La direzione regionale di Arpa Emilia-Romagna ha celermente difeso la partecipazione del direttore Scarponi alla presentazione del Sindaco Nadia Masini alle primarie del Partito Democratico.

Tutti i più importanti dirigenti delle agenzie e degli enti pubblici locali possono partecipare a qualsiasi manifestazione politica come liberi cittadini, ma il segnale che dà la loro presenza a conferenze stampa di parte è ovviamente poco elegante e preoccupante.
Crediamo, inoltre, che queste partecipazioni inaspriscano le accuse dei cittadini che li vedono tifosi di una amministrazione che sono chiamati a controllare con imparzialità.

Colgo l’occasione per sollecitare una risposta di Arpa ad una mia formale richiesta di accesso agli atti, visto che nel loro comunicato ricordano la trasparenza con la quale si può accedere alle loro informazioni.

Il 1 Settembre ho richiesto con documento protocollato presso il Comune di Forlì i risultati delle analisi effettuate durante ed a seguito dei diversi incendi avvenuti nei pressi degli inceneritori di Coriano questa estate. Questi incendi hanno provocato grosse nubi di fumo nero provenienti dagli stabilimenti che trattano tra l’altro anche rifiuti speciali ospedalieri, ed hanno messo in allarme i cittadini preoccupati per la diffusione di sostanze nocive.

Anche se il primo compito del Sindaco e della amministrazione è la tutela della salute pubblica, Il Comune non aveva i risultati di queste analisi ed ha inoltrato la richiesta ad Arpa.

Ad oggi non è stata data nessuna risposta, ma preferiamo non pensare che questi ridardi siano causati dall’assenza di comunicati stampa.

L’orgoglio di un sindaco si misura con il consenso dei cittadini

Nadia Masini, intervistata, dice che “Dobbiamo essere orgogliosi” del lavoro di questa amministrazione e non a caso evita il verbo “siamo”.
Iniziando la sua campagna elettorale per ottenere la ricandidatura il Sindaco sente evidentemente la necessità di dire comunque che si è fatto tutto il bene della città, senza ammettere i gravi errori
compiuti. Del resto non sembrano altrettanto orgogliosi neppure i due assessori della stessa giunta che hanno già abbandonato la Masini per il nuovo candidato alle primarie del PD.

Sui rifiuti, ad esempio, per raggiungere risultati che si avvicinano alle promesse sono stati modificati i metodi di conteggio, attraverso raccolta differenziata multimateriale e l’assimilazione dei rifiuti industriali a quelli urbani. Non è un caso che in questi anni la quantità di rifiuti prodotta dai forlivesi sia aumentata
fittiziamente, al contrario di tutti i luoghi dove si è introdotto il porta a porta.

Sul commercio, invece di indignarsi per la mancanza dei mercati per la vendita diretta e la filiera corta, continua acriticamente a puntare verso il raddoppio dell’ipermercato senza pensare alla riduzione dei
consumi dei beni non alimentari dovuta alla crisi.

Il Sindaco cita poi il rapporto Ecosistema Urbano per sostenere quanto la nostra città sia migliorata, dimenticandone tutte le criticitià e la modalità di raccolta dei dati, forniti dalle stesse amministrazioni
che va a giudicare.

Nadia Masini farebbe bene a fare un passo indietro e vedere con occhio più obiettivo la sua città, i suoi umori ed i suoi problemi, modificando le scelte che li hanno provocati. L’orgoglio di un sindaco si misura con il sostegno dei cittadini e non con il pugno duro contro le loro richieste: la delusione palpabile nella città ed all’interno del PD dimostra tutto un altro scenario da quello che si vuole far apparire.

Aeroporto di Forlì: un successo o un fallimento?

Dopo l’annuncio dell’accordo tra SEAF (la società che gestisce l’aeroporto di Forlì) e Ryanair fatto in pompa magna dell’ex sindaco di Forlì Rusticali è di oggi la notizia dell’abbandono di Cervia e Ravenna della società promozione e turismo, nata per affiancare SEAF nella promozione del Ridolfi. Evidentemente l’accordo “strappato” non ha accontentato proprio tutti.

In tutto questo il Consiglio Comunale di Forlì non è stato coinvolto nemmeno parzialmente, nemmeno una riunione dei capigruppo del consiglio o una commissione consiliare per l’aggiornamento della situazione ed una analisi approfondita dei termini dell’accordo, che abbiamo appreso solo dalla stampa in maniera molto vaga.

E’ illogico che si parli delle nostre società partecipate solo nel momento del ripianamento dei debiti, e non durante le scelte strategiche che vanno a pesare sul bilancio.

Bertaccini (Sgabanaza) e Nuova Romagna ora siedono in giunta.

Ieri Bertaccini, in arte Sgabanaza, si è seduto nei banchi della Giunta Comunale.
Il Sindaco ha dato la comunicazione richiamando la coerenza, la lealtà e la responsabilità del comico/bancario, che dal 2006 vota per le delibere proposte da quello che era, in campagna elettorale, l’alternativa da battere. O Forse no.
Io ho replicato alle allusioni non troppo velate che il Sindaco ha fatto ai Verdi dicendo che non è leale e responsabile, di fronte ai cittadini, proporre un programma alternativo e nel corso della stessa legislatura stracciarlo in toto per aderire al programma contro il quale ci si candidava.
Così come non è leale cambiarlo secondo convenienze: far diventare la priorità della raccolta differenziata una non priorità, tradurre l’obiettivo “meno auto in circolazione” in “più auto in centro”, far diventare una dimensione definitiva dell’iper una cifra da raddoppiare.

Il problema, però, non è tanto che Bertaccini abbia aderito al programma del Sindaco. Se lo avesse fatto, perseguirebbe gli stessi obiettivi che si prefiggevano i Verdi. La cosa grave è che Bertaccini in questi anni ha condiviso alcuni passaggi della maggioranza, ma non tutti: sul piano del traffico, sui rifiuti, sul centro storico e su altre questioni importanti non condivideva i passaggi della maggioranza. Oggi non ha cambiato idea, ed ha ragione Tavoletti (Udeur) quando afferma che l’asse della Giunta si è inevitabilmente spostato al centro.

Lo dimostra anche il diretto interessato, in una intervista al Resto del Carlino, quando dice:

La presenza della mia lista civica, Nuova Romagna, era indirizzata a far pesare maggiormente il centro moderato d’ispirazione cristiana rispetto all’ala sinistra.

Ed è ancora più grave che questo obiettivo, per sua stessa ammissione, fosse già ben in mente al comico forlivese fin dalla campagna elettorale, quando nelle piazze diceva invece di rappresentare l’alternativa.

Nel 2004 raccolse 3000 voti, ma sono voti raccolti contro il sindaco, che certo ora la Giunta non può attribuirsi per le prossime elezioni, quando spero che la sua esperienza nella politica successiva alla fase nella Democrazia Cristiana, breve e contradittoria, abbia finalmente un termine.

Riporto uno stralcio dell’articolo del Resto del Carlino:

Non lo imbarazza passare da candidato alternativo alla Masini (nel 2004 raccolse 3.121. voti, il 4.49%) a collaboratore del sindaco? «E’ il completamento di un percorso coerente — assicura — che avevo ipotizzato già in campagna elettorale. (…) Mi sono sempre dichiarato disponibile a dare il mio contributo e l’ho già fatto dal 2006 votando il bilancio con un giudizio positivo sull’operato della giunta». Ma il passo era già nell’aria dopo il riavvicinamento dell’ex dc (Bertaccini in passato è già stato consigliere comunale per lo scudocrociato) ai candidati dell’Unione ai tempi delle elezioni regionali e nazionali. Ora Sgabanaza guarda con simpatia al Pd: «Ho sentito il discorso di Veltroni a Spello. Mi sembravano parole di Moro o Zaccagnini, non c’era nulla di comunista…».

Quotidiano Net – Forli

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