Cava

Cari commercianti, quali sono i vostri avversari?

Ricevo e pubblico il comunicato stampa del WWF che ho appena ricevuto via email:

COMUNICATO STAMPA
CARI COMMERCIANTI, QUALI SONO I VOSTRI VERI AVVERSARI?

Apprendiamo con disappunto che alcuni esponenti della Giunta Comunale di Forlì cercano di delegittimare, agli occhi della città, l’ampliamento della ZTL del centro storico così come proposto dall’Assessore al Traffico, dopo mesi ed anni di riflessioni allargate a tutta la città ed in particolare agli operatori del commercio.

La proposta dell’Assessore al Traffico è già frutto di estenuanti mediazioni ed amplia l’attuale ZTL in modo graduale e ragionevole, al fine di cominciare a migliorare la qualità dell’aria per i residenti. Nonostante ciò, le Associazioni dei commercianti, come da tradizione, non perdono occasione di scagliarsi contro qualsiasi modifica dell’attuale assetto della circolazione e della sosta. Evidentemente non si rendono conto che la loro pregiudiziale opposizione contrasta in modo clamoroso col tentativo di fare del centro storico un ambiente a misura d’uomo, come avviene con successo in altre realtà italiane ed europee.

D’altra parte, quei politici ed amministratori che si mostrano così attenti alle istanze dei commercianti e che cavalcano le loro proteste sono gli stessi che, su altri tavoli, stanno spianando la strada alla grande distribuzione, con i suoi ipermercati divoratori di energia e induttori di nuovo traffico.

Ipermercati che, beffardamente, riproducono al loro interno, in ambienti totalmente artificiali, il concetto di isola pedonale ed espropriano il centro storico e i suoi operatori dalla loro fetta di mercato e dalla possibilità di migliorare e riqualificare le proprie attività.

WWF Sezione di Forlì

Biomasse e Filiera Corta

Biomasse. Questa parola sembra essere il cavallo di battaglia di chi pensa di risollevare l’agricoltura dalla sua crisi strutturale. Così, da un giorno all’altro, vengono presentati tre progetti di nuovi inceneritori di biomasse, tutti nella stessa area, troppo vicini alle abitazioni ed alle altre fonti di inquinamento. Uno di questi tre progetti è già stato presentato nel 2004 a Finale Emilia (MO), dove è stato respinto, ed ora viene riproposto da noi in quella che, secondo alcune menti “illuminate”, dovrebbe diventare il primo polo per le biomasse d’Italia. Basta il buon senso per capire che questa non è la soluzione al problema della nostra agricoltura, ma una proposta temporanea che rischia di compromettere in maniera definitiva il grosso patrimonio che abbiamo accumulato con il tempo: l’esperienza e la capacità dei nostri agricoltori.

Le biomasse sono una fonte energetica da non scartare a priori, ma qualsiasi persona ragionevole capirebbe che non ha senso, in vista del prossimo continuo aumento del costo del petrolio, importare il cibo da paesi lontani e sfruttare i nostri campi solo per bruciarne il raccolto.

Questo è un problema tremendamente serio, che andrebbe affrontato con i dovuti approfondimenti: nel terzo millennio non possiamo affidare la nostra alimentazione alle incognite legate all’assenza di controlli e di diritti dei lavoratori dei paesi dai quali stiamo importando cibo e patologie, e non lo sarebbe nemmeno se ignorassimo i più banali criteri di precauzione per tutelare la nostra salute. Anche sul piano economico, basta pensare al continuo aumento del prezzo dei combustibili dovuto alla continua espansione della domanda ed al superamento del picco di produzione, che andranno a pesare sul trasporto delle merci e quindi sui prezzi al consumo.

Invece di investire sulle ristrutturazioni necessarie a consumare meno energia per ottenere gli stessi confort, come ad esempio avviene in Germania, cerchiamo affannosamente di costruire grosse centrali, che hanno l’unico scopo di far guadagnare poche persone a scapito di tutte le altre.
In questo modo saremo sempre costretti a rincorrere le falle ed a tappare i buchi di una gestione dell’energia che fa acqua da tutte le parti.

In questi giorni è stato detto da più parti che l’agricoltura biologica ha retto la crisi meglio delle altre tipologie di produzione. I Verdi propongono e sponsorizzano da anni un sistema agricolo che prediliga la filiera corta e la produzione di qualità allo stesso prezzo di quella attuale, ma con maggiori garanzie per la salute, per i lavoratori, per l’economia.

Questa sarebbe la soluzione adatta alla crisi del settore: meno importazioni dai paesi che non hanno adeguati controlli, prezzi onesti perché dettati solo dai costi di produzione e non da troppi passaggi intermedi, meno sprechi di energia per il trasporto a lunga distanza.

Se utilizzeremo tutti i nostri campi per produrre materiale da bruciare rischieremo da un lato di mettere la nostra economia locale al giogo degli incentivi incerti e temporanei, la cui sospensione causerà il fallimento immediato di queste produzioni, dall’altro perderemmo tutte quelle capacità che i nostri agricoltori hanno accumulato negli anni.

Per fare questo servono politiche coerenti a tutti i livelli istituzionali, che guardino al medio-lungo periodo con intelligenza: non possiamo più rimandare le soluzioni serie, semplici ed efficaci, altrimenti ci troveremo in una crisi ben più grave di quella attuale. Spostiamo gli investimenti sperperati sulle grandi opere più inutili in aiuti concreti al rilancio della nostra economia, ed otterremo risultati migliori di quelli che ci hanno accompagnato negli ultimi anni.

Poeti che leggono

Per il ciclo di incontri Estate in biblioteca – poeti che leggono – organizzato dal Comune di Forlì in collaborazione con la biblioteca A.Saffi di Forlì, siete invitati

giovedì 7 luglio 2005 ore 21 presso il giardino della biblioteca moderna corso della Repubblica 78 a Forlì

lettura di poesie di Vanessa Sorrentino e Matteo Zattoni, introduce Andrea Brigliadori, intermezzi musicali Francesco Guerri (violoncello), ingresso libero.

I prossimi appuntamenti:

giovedì 14 luglio
Omaggio a Lello (Raffaello Baldini) con Giuseppe Bellosi, Nevio Spadoni,
Giovanni Nadiani, Anna Lisa Teodorani, Miro Gori.

mercoledì 20 luglio
Erio Sughi
letture di Andrea Brigliadori al flauto Yuri Ciccarese

giovedì 28 luglio
Tolmino Baldassarri
musiche del Trio Stefano Zuffi, Umberto Cavalli, Marco Bartolini

SESTO POTERE – Fermiamo la Cava di Fratta Terme

SESTO POTERE – Fermiamo la Cava di Fratta Terme

(5/7/2005 17:58) | WWF FORLì: “FERMIAMO LA CAVA DI FRATTA TERME”
(Sesto Potere) – Forlì – 5 luglio 2005 – Fermare a tutti costi la costruzione della cava di Fratta Terme. Ricorrendo anche all’Unione europea, se necessario. Verdi e Wwf, affiancati dall’associazione “I Meandri”, sono, infatti, più che mai determinati a contrastare quanto previsto dal Pae (piano attività estrattive) approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Bertinoro. Con tale delibera, si è deciso di destinare ad attività estrattiva un’area di 35 ettari, suddivisa in 8 ambiti, compresa fra via Ronco e via Molino Selbagnone, a ridosso di Fratta Terme.

La possibilità di vedere questa zona, situata in un’ansa del fiume Ronco, deturpata da ruspe ed escavatori, ha immediatamente allarmato le associazioni ambientaliste, che hanno contestato l’approccio minimale assunto, a loro avviso, dall’amministrazione comunale nell’incontro di sabato, quando il sindaco di Bertinoro Ariana Bocchini ha illustrato modalità e tempistica dell’intervento. E proprio da qui è partito l’attacco di Antonio Londrillo, responsabile dei Verdi di Bertinoro: “Innanzitutto, non si sa quanto potrà restare in funzione la cava: l’amministrazione ha parlato di 10 anni, ma, nel piano, non è previsto un termine preciso. Considerato che i vari lotti entreranno in funzione in momenti diversi, temiamo quindi che le attività possano avere una durata ben più che decennale”. L’altro aspetto che suscita le preoccupazioni di Verdi e Wwf sono le conseguenze sulla viabilità di Fratta Terma e Meldola, su cui si riverseranno i camion destinati a trasportare la ghiaia. “Nel piano – prosegue Londrillo – si risolve tutto con l’allestimento di una passerella sul fiume che, oltre ai problemi di guadabilità nelle fasi di piena, non farà altro che aggravare la situazione della strada provinciale 37. Inoltre, l’amministrazione ha spiegato che il traffico giornaliero sarà limitato a 20 mezzi pesanti. Questo, tuttavia, nel caso di attivazione del solo primo ambito. Quando anche gli altri entreranno in funzione, si arriverà a 45 camion nel primo quinquennio e 85 nel secondo”. Venendo, poi, agli aspetti più prettamente ambientalisti, viene messo in rilievo sia il pericolo di un forte incremento delle polveri sottili sia quello di un aumento dell’inquinamento acustico. “Benchè i tecnici del Comune abbiano garantito che non ci sono rischi – precisa Marco Paci, responsabile del Wwf di Forlì – la delibera approvata del consiglio afferma che le ‘simulazioni rivelano situazioni di possibili criticità in termini di peggioramento della qualità dell’aria’”. Infine, Paci denuncia la scelta del Comune di dividere l’area in 8 lotti, giudicandolo un “escamotage” per limitare le verifiche alle semplificate procedure di screening, ed evitare così quelle più rigide previste dal Via (piano di valutazione ambientale): “A nostro avviso, questo è un atto illegittimo, e, pertanto, ricorreremo all’Unione europea”. Solo così, per Paci, si potrà “fermare l’ennesimo saccheggio del fiume Ronco”. “Anzichè tutelare l’area con un’operazione di riqualificazione ambientale come la realizzazione di un parco fluviale da Meldola a Forlì – conclude il responsabile del Wwf – si fanno, purtroppo, scelte che vanno in senso diametralmente opposto”.

Per presentare tali problematiche alla cittadinanza, è stato organizzato, domani sera alle 21, al teatro Eliseo di Fratta Terme, un dibattito pubblico sul tema “Il futuro di Fratta Terme fra turismo termale e turismo ambientale”.
Matteo Dall’Agata
(Sesto Potere)

Le nuove terme e la ricostruzione del territorio di Fratta

I Verdi di Bertinoro, il WWF di Forlì e l’associazione “I meandri” hanno organizzato per Mercoledì 6 luglio ore 21 Teatro Eliseo Via Loreta, 10, Fratta Terme

un dibattito pubblico su:
IL FUTURO DI FRATTA TERME TRA TURISMO TERMALE E TURISMO AMBIENTALE

Ci saranno interventi di :

  • Umberto Pallareti : Presidente di Terme Fratta S.p.a.: “Le nuove terme e la ricostruzione del territorio di Fratta”
  • Paola Centofanti : Presidente dell’Associazione “I Meandri”: “Un parco fluviale tra Forlì e Meldola”
  • Marco Paci: responsabile del WWF di Forlì: “Una cava contro l’ambiente”
  • Roberto Riguzzi: Assessore all’ambiente della Provincia di Forlì Cesena: “Acque e qualità ambientale”
  • Sauro Turroni : Senatore dei Verdi
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