difesa

Festa del Volontariato di Ass.I.Pro.V al Parco Urbano

Domenica 16 Settembre 2007 dalle ore 14.00 si sovlgerà la Festa del Volontariato di Forlì al Parco Urbano “Franco Agosto”, saranno presenti 44 associazioni di Volontariato le quali presenteranno le loro attività e distribuiranno gadget e materiale promozionale.

Il programma prevede:

Claudio Chiappucci, che si presenterà sotto la nuova veste di intrattenitore in coppia con l’imitatore cabarettista Roberto Valentino il quale ha partecipato a diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset, per fare un esempio lo scorso febbraio ha fatto alcune apparizioni al Festival di Sanremo;
Musica per tutti con la Frank David Band;
Spettacoli di burattini organizzati dalla “Rete dei diversi talenti”;
Nutella party: merenda per tutti a base di pane e nutella:
Diverse associazioni dell’area sanitaria svolgeranno prove mediche (misurazione pressione, glicemia, colesterolo ecc….) ai visitatori della manifestazione.
In serata l’AVIS provinciale organizza presso la Collina dei Conigli il concerto “Gocce di Musica ” si esibiranno: INKA, MARGO’, SOUL DOUBT, VILLMORA.

Le adesioni alla festa

Di seguito l’elenco della associazioni di volontariato che si possono incontrare, conoscere e consultare durante la manifestazione:

ADF – Associazione Diabetici Forlivese
AFMF – Associazione Forlivese Malattie del Fegato
AIC – Associazione Italiana Celiachia
AIDO Sez. Pluricomunale di Forlì – Associazione Italiana Donatori Organi
AIL Forlì Cesena ONLUS – Associazione Italiana Leucemie
AISM Sez. Provinciale di Forlì Cesena – Associazione Italiana Sclerosi Multipla
Amici di Padre Giovanni Querzani ONLUS
ANGET – ASSOARMA
ANGLAD – Associazione Nazionale Genitori Lotta alla Droga
ANTEAS
APC – Associazione Prevenzione Climaterio
ARNI
ARRT – Associazione Romagnola Ricerca Tumori
ASFO – Associazione San Francesco Oratorio
Ass. per la Rinascita di Castelnuovo
Associazione Cesenate Pro Etiopia
Associazione Italiana Endometriosi
Auser Volontariato Forlì
AVA – Associazione Volontari per l’Ammalato
AVO – Associazione Volontari Ospedalieri
Centro di Aiuto alla Vita
Centro Volontari della Sofferenza
Chiesa Cristiana Evangelica ONLUS
CIF – Centro Italiano Femminile
Comitato per la lotta contro la fame nel mondo
Comunità Papa Giovanni XXIII
CYRANO
Forlì Emergenza
Gruppo di Preghiera di Montepaolo
Il Raggio di sole
LAV Forlì Cesena – Lega Anti Vivisezione
Lega Nazionale difesa del Cane
LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
MASCI Forlì 6
Misericordie della Romagna
Parole in Libertà
Penelope
PIGI
Pubblica Assistenza città di Forlì
San Vincenzo De Paoli
Società Nazionale di Salvamento
Sorrisi dal Mondo
Tacu Lighei
VIP
Volontaria

Il programma degli spettacoli di burattini

La rete “La Baracca dei diversi Talenti” (Cyrano, Anffas, Arrivano dal Mare!, Adda, Aism) presenta:
ore 15,30 La compagni Pupazzi da Slegare in “Balla baracca, burattini in farsa”
ore 17,30 la compagnia “Fuori dal coro” in “Fagiolino otorino per caso, Rosaura muta per amore e Balanzone Affranto”

Giornata delle associazioni animaliste

Il Comune di Forlì organizza per DOMENICA 2 OTTOBRE 2005, al PARCO URBANO “F. AGOSTO” di Forlì, la “GIORNATA DELLE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE”.

Alle ore 15, al Chiosco Bar – Parco Urbano ci sarà l’incontro con l’autore Gianluca Felicetti, Responsabile Rapporti Istituzionali della LAV, che parlerà del suo libro

“Animali,
non bestie
Difendere i diritti,
denunciare
i maltrattamenti”

Nei gazebo appositamente allestiti saranno presenti volontari delle associazioni protezioniste per diffondere materiale informativo sulle varie attività svolte a favore della promozione e tutela dei diritti degli animali e dell’ambiente.

Hanno aderito:
Coordinamento Animalista Forlivese, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, SOS Cuccioli, LAV Forlì-Cesena, WWF, PRONATURA, Guardie Ecologiche Volontarie.

In caso di maltempo si terrà solo l’incontro con l’autore presso il “Centro per la Pace” di via Andrelini, Forlì

A Forlì non esiste un problema per l’elettrosmog. O quasi.

Abbiamo delle leggi nazionali che impongono dei limiti per le emissioni di onde elettromagnetiche da parte delle antenne, i controlli dicono che questi limiti sono ampiamente rispettati, ma questo non significa che la preoccupazione dei cittadini nei confronti delle nuove installazioni sia immotivato.
Prima di tutto bisogna proteggere dalle emissioni gli asili nido e le scuole materne, ma anche i parchi gioco e tutti gli altri luoghi di accesso per l’infanzia, per proteggere i bambini da eventuali rischi, dato che per loro il rischio è più elevato.
Poi bisogna riappropriarsi della capacità di programmazione delle installazioni, per discutere insieme con i cittadini, senza ipocrisie, le zone più adatte per costruire nuove antenne se ne hanno la necessità. Le richieste fatte dai cittadini sono più che legittime: è necessaria una maggiore informazione sulle nuove installazioni, affinché si possa conoscere la programmazione dei gestori e fare proposte di modifica.
E’ semplicemente folle che per legge gestori diversi non possano condividere le stesse antenne, con la naturale conseguenza della moltiplicazione degli impianti. Se questo fosse possibile, allo stato attuale potremmo avere ⅓ o Œ delle antenne esistenti.
La tecnologia UMTS, quella della videocomunicazione, obbliga ad un aumento del numero degli impianti, a causa delle diverse frequenze con le quali lavora.
L’organizzazione mondiale della sanità ad oggi non riesce a fornire informazioni adeguate sull’impatto a lungo termine che questo tipo di onde ha sulla nostra salute, ma esperimenti sui topi hanno dimostrato un aumento dell’incidenza del cancro con l’esposizione ravvicinata ad una antenna trasmittente. Non esiste, in pratica, un limite minimo di emissioni che eviti con certezza problemi per la salute.Sappiamo per certo che l’esposizione ad una fonte di elettrosmog provoca un riscaldamento dei tessuti, e per un telefono cellulare significa un riscaldamento del cervello.
Il cervello è estremamente sensibile alle differenze di temperatura, anche minime, ed anche se esistono studi contrastanti sugli effetti, possiamo pensare con ragionevole certezza che questo riscaldamento non faccia bene alle nostre cellule grigie. Per questo motivo è consigliabile tenere il cellulare lontano dalle orecchie, tramite vivavoce o auricolari, soprattutto quando questo inizia la chiamata (è il momento di maggiore intensità delle onde).
Questo non significa che si debba aver paura solo dei cellulari: le onde elettromagnetiche sono prodotte anche dagli elettrodomestici (televisori, radiosveglie, computer, lavatrici) e dagli elettrodotti, per fare solo qualche esempio importante, quindi dovremmo fare attenzione a tutto quello che incide sull’elettrosmog.
L’impatto emotivo che provoca l’installazione di una antenna è molto più forte a causa della visibilità dell’impianto e dalla preoccupazione verso una tecnologia che è molto recente. A volte capita che non venga accettata una nuova installazione nei pressi di un edificio, per precauzione, ma allo stesso tempo non si hanno problemi ad edificare nuove strutture nei pressi di una antenna, come se la preesistenza di questa modificasse la sua presunta pericolosità.
Dovremmo affrontare questo problema in maniera più rigorosa, mettendo sempre al primo piano la nostra salute, rispetto ai vantaggi economici delle grandi aziende della comunicazione.
Non tutti sanno che al diminuire del segnale, il cellulare aumenta le sue emissioni per migliorare la ricezione. E’ quindi molto peggio avere in tasca un cellulare senza campo (in questi casi è meglio spegnerlo), piuttosto che una antenna a qualche centinaio di metri.
Il limite di legge per le emissioni dei cellulari, infatti, è molto più permissivo rispetto a quello delle antenne: circa 30 V/m contro 6 V/m.
Cerchiamo di agire in maniera più prudente: un bambino di 10 anni non ha bisogno di un telefono cellulare, soprattutto se rappresenta un rischio per la sua salute.
Infine sarebbe opportuno scegliere telefoni che abbiano la minore emissione possibile, anche per dare un segnale al mercato: esiste un metodo per misurarla e viene indicato con l’acronimo SAR, ed ogni produttore è obbligato ad allegare i livelli di emissione al manuale del cellulare.
La paura, da sempre, è un meccanismo di autodifesa eccezionale.
Una maggiore consapevolezza, però, non può che aiutarci a calibrare meglio i nostri timori sui pericoli più importanti.

Parchi. Lipu: a Durban per fermare il declino della biodiversita’

>. Giuliano Tallone, Presidente della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), interviene sul tema parchi in vista del V Congresso Mondiale sulle aree protette organizzato dall’iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura), che si terrà a Durban, Sudafrica, dall’8 al 17 Settembre prossimi. Nell’occasione Birdlife International, il più grande network mondiale di associazione per la difesa della natura e degli uccelli, e la LIPU (suo rappresentante per l’Italia) presenteranno le loro proposte in tema di aree protette e salvaguardia delle biodiversità. L’Italia si presenta a tale appuntamento forte di una lunga e fruttuosa esperienza nella creazione e gestione di aree protette, in particolare nel corso dell’ultimo decennio. La Legge 394 del 1991 ha dato un forte impulso allo sviluppo del sistema delle aree protette in Italia che attualmente gestisce oltre il 10% del territorio nazionale. Ma gli attuali attacchi alla normativa, introdotti con proposte di legge devastanti e con la Legge Delega in materia ambientale, preoccupano non poco l’associazione, così come i recenti tagli dei bilanci dei Parchi nazionali. >.
Aree protette, ma anche approcci innovativi alla conservazione della biodiversità, come Rete Natura 2000, un insieme di siti tutelati dalla normativa dell’unione europea e dedicati alla conservazione della biodiversità, e il progetto di birdlife International denominato IBA (Important Bird Areas). >. Il progetto IBA ha portato negli ultimi 20 anni a individuare nel mondo di 7.000 luoghi di massima importanza per la biodiversità, in particolare per gli uccelli, dove risulta urgente e prioritario intervenire con misure di protezione a salvaguardia della natura. Per l’Italia il censimento di tali aree è stato effettuato dalla LIPU che, in collaborazione con il Ministero dell’ambiente, ha individuato 172 siti per una superficie complessiva di quasi 5 milioni di ettari. Solo una parte di queste aree, pari al 35%, risulta però essere inclusa nei confini dei parchi italiani. Il Congresso di Durban, che si tiene ogni dieci anni, è l’occasione per fare il punto sullo stato di parchi e riserve nel mondo e sul contributo che tali aree stanno dando alla salvaguardia del patrimonio naturale dell’umanità. Ma anche per delineare le strategie per la conservazione della natura attraverso parchi e riserve nel prossimo decennio. Durante la Conferenza birdlife International presenterà al Congresso l’esperienza della rete delle IBA (Important Bird Areas) e i risultati delle ricerche svolte in tutto il mondo, che sono confluite nel World Bird Database (Database degli uccelli del Mondo), il più importante strumento conoscitivo per la conoscenza della biodiversità a livello
mondiale. Gli uccelli infatti sono il gruppo faunistico meglio conosciuto, e possono quindi essere utilizzati al meglio come indicatori della biodiversità su scala planetaria. Grazie a questi studi sono stati individuati i punti chiave della biodiversità su Gaia, definiti come EBA (Endemic Bird Areas), le aree con più specie endemiche (e cioè a distribuzione ridotta) concentrate soprattutto nelle fasce tropicali. E’ qui che lo sforzo per istituire aree protette dovrà essere maggiore.

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