Comune

Poeti che leggono

Per il ciclo di incontri Estate in biblioteca – poeti che leggono – organizzato dal Comune di Forlì in collaborazione con la biblioteca A.Saffi di Forlì, siete invitati

giovedì 7 luglio 2005 ore 21 presso il giardino della biblioteca moderna corso della Repubblica 78 a Forlì

lettura di poesie di Vanessa Sorrentino e Matteo Zattoni, introduce Andrea Brigliadori, intermezzi musicali Francesco Guerri (violoncello), ingresso libero.

I prossimi appuntamenti:

giovedì 14 luglio
Omaggio a Lello (Raffaello Baldini) con Giuseppe Bellosi, Nevio Spadoni,
Giovanni Nadiani, Anna Lisa Teodorani, Miro Gori.

mercoledì 20 luglio
Erio Sughi
letture di Andrea Brigliadori al flauto Yuri Ciccarese

giovedì 28 luglio
Tolmino Baldassarri
musiche del Trio Stefano Zuffi, Umberto Cavalli, Marco Bartolini

SESTO POTERE – Fermiamo la Cava di Fratta Terme

SESTO POTERE – Fermiamo la Cava di Fratta Terme

(5/7/2005 17:58) | WWF FORLì: “FERMIAMO LA CAVA DI FRATTA TERME”
(Sesto Potere) – Forlì – 5 luglio 2005 – Fermare a tutti costi la costruzione della cava di Fratta Terme. Ricorrendo anche all’Unione europea, se necessario. Verdi e Wwf, affiancati dall’associazione “I Meandri”, sono, infatti, più che mai determinati a contrastare quanto previsto dal Pae (piano attività estrattive) approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Bertinoro. Con tale delibera, si è deciso di destinare ad attività estrattiva un’area di 35 ettari, suddivisa in 8 ambiti, compresa fra via Ronco e via Molino Selbagnone, a ridosso di Fratta Terme.

La possibilità di vedere questa zona, situata in un’ansa del fiume Ronco, deturpata da ruspe ed escavatori, ha immediatamente allarmato le associazioni ambientaliste, che hanno contestato l’approccio minimale assunto, a loro avviso, dall’amministrazione comunale nell’incontro di sabato, quando il sindaco di Bertinoro Ariana Bocchini ha illustrato modalità e tempistica dell’intervento. E proprio da qui è partito l’attacco di Antonio Londrillo, responsabile dei Verdi di Bertinoro: “Innanzitutto, non si sa quanto potrà restare in funzione la cava: l’amministrazione ha parlato di 10 anni, ma, nel piano, non è previsto un termine preciso. Considerato che i vari lotti entreranno in funzione in momenti diversi, temiamo quindi che le attività possano avere una durata ben più che decennale”. L’altro aspetto che suscita le preoccupazioni di Verdi e Wwf sono le conseguenze sulla viabilità di Fratta Terma e Meldola, su cui si riverseranno i camion destinati a trasportare la ghiaia. “Nel piano – prosegue Londrillo – si risolve tutto con l’allestimento di una passerella sul fiume che, oltre ai problemi di guadabilità nelle fasi di piena, non farà altro che aggravare la situazione della strada provinciale 37. Inoltre, l’amministrazione ha spiegato che il traffico giornaliero sarà limitato a 20 mezzi pesanti. Questo, tuttavia, nel caso di attivazione del solo primo ambito. Quando anche gli altri entreranno in funzione, si arriverà a 45 camion nel primo quinquennio e 85 nel secondo”. Venendo, poi, agli aspetti più prettamente ambientalisti, viene messo in rilievo sia il pericolo di un forte incremento delle polveri sottili sia quello di un aumento dell’inquinamento acustico. “Benchè i tecnici del Comune abbiano garantito che non ci sono rischi – precisa Marco Paci, responsabile del Wwf di Forlì – la delibera approvata del consiglio afferma che le ‘simulazioni rivelano situazioni di possibili criticità in termini di peggioramento della qualità dell’aria’”. Infine, Paci denuncia la scelta del Comune di dividere l’area in 8 lotti, giudicandolo un “escamotage” per limitare le verifiche alle semplificate procedure di screening, ed evitare così quelle più rigide previste dal Via (piano di valutazione ambientale): “A nostro avviso, questo è un atto illegittimo, e, pertanto, ricorreremo all’Unione europea”. Solo così, per Paci, si potrà “fermare l’ennesimo saccheggio del fiume Ronco”. “Anzichè tutelare l’area con un’operazione di riqualificazione ambientale come la realizzazione di un parco fluviale da Meldola a Forlì – conclude il responsabile del Wwf – si fanno, purtroppo, scelte che vanno in senso diametralmente opposto”.

Per presentare tali problematiche alla cittadinanza, è stato organizzato, domani sera alle 21, al teatro Eliseo di Fratta Terme, un dibattito pubblico sul tema “Il futuro di Fratta Terme fra turismo termale e turismo ambientale”.
Matteo Dall’Agata
(Sesto Potere)

Di sera in città – Luglio 2005

Martedì 5 luglio e in replica mercoledì 6 luglio si terranno le visite guidate DI SERA IN CITTA’, organizzate da Comune di Forlì, Assessorato Cultura e Università, Servizio Pinacoteca e Musei in collaborazione con Cultura Progetto.

Questo appuntamento è intitolato “Ritratto di famiglia a Villa Saffi: le dimore di campagna del territorio romagnolo”, e si terrà alle ore ore 20,30 PRESSO VILLA SAFFI, via Firenze 164

Appuntamento a Villa Saffi, un’occasione per unire alla visita agli affascinanti ambienti della bella villa di campagna, come il salone, lo studio di Aurelio Saffi, i salotti con i loro arredi, la conoscenza della storia della famiglia Saffi.
Flavia Bugani attraverso una ricca serie di immagini di archivio racconterà la storia di donne e uomini protagonisti della vita cittadina e di importanti vicende storiche nazionali facendo emergere l’impegno umano, politico e culturale caratteristico dei componenti della famiglia
in particolare di Aurelio Saffi e di sua moglie Giorgina Craufurt.
A Mariacristina Gori il compito di raccontare le caratteristiche di questa villa borghese ottocentesca, le sue origini, la struttura e l’uso degli spazi nella vita quotidiana dei suoi abitanti.
Attraverso immagini dei luoghi e delle decorazioni si proporrà una breve rassegna delle ville particolarmente importanti del territorio forlivese, un affascinante repertorio di dimore aristocratiche e borghesi.

Per informazioni: Cultura Progetto 0543/35256, www.culturaprogetto.it –
info@culturaprogetto.it

Di sera in città – Giugno 2005

PER IL CICLO DI VISITE GUIDATE DI SERA IN CITTA’ organizzate da Comune di Forlì, Assessorato Cultura e Università, ServizioPinacoteca e Musei in collaborazione con Cultura Progetto

siete invitati

al suggestivo itinerario IN BICICLETTA “Al ritmo lento della bicicletta, spazi di verde e di mattoni”

LUNEDI’ 27 GIUGNO e in replica MERCOLEDI’ 29 GIUGNO alle ore 20,30
RITROVO: Piazza Saffi, davanti al municipio

Un percorso in bicicletta nel centro storico della città seguendo il filo delle piccole piazze silenziose, delle strade tortuose percorse da rari passanti, dei grandi alberi che rendono ancora più affascinante la parte più antica della città. L’itinerario, affidato ad Alessandra Banchini, racconterà le tante “storie” di questi luoghi; a Saverio Simeone il compito di far conoscere le diverse specie di alberi, a volte anche monumentali, che crescono nelle strade, nelle piazzette e nei giardini del centro storico, anch’essi veri e propri testimoni di storie passate e recenti.
Apre il percorso la proiezione del filmato “Forlì” realizzato nel 1977, con la regia Nanni Fabbri ed il commento di Diego Fabbri, che racconta e documenta una città ricca di storia e di arte, descrive gli abitanti e li ritrae in molte immagini… a cavallo della bicicletta. Letture teatralizzate di poesie e brani sul tema della città e della bicicletta saranno proposte in alcune tappe della passeggiata. Le letture, svolte da Marco Monti e Simona Zauli, sono a cura di Mercuzio.

Appuntamento in bicicletta lunedì 27 giugno, con replica mercoledì 29 giugno, alle 20,30 in piazza Saffi, davanti al Municipio.

Per informazioni: Cultura Progetto tel.: 0543/35256
email: info@culturaprogetto.it
sito: www.culturaprogetto.it

L’incenerimento del dibattito

Mentre scrivo questo articolo si è avviato un percorso di confronto con la cittadinanza sul problema dell’incenerimento dei rifiuti e della loro gestione. Un ciclo di assemblee pubbliche che toccano tutte le circoscrizioni sulla questione più discussa in questo primo anno e mezzo di nuova amministrazione.

Questi incontri avvengono dopo la presentazione delle centinaia di firme dei medici di Forlì contrari all’impianto, dopo il dibattito pubblico al Palafiera con Grillo e Fo, e dopo la raccolta di più di 17’000 firme a favore di una diversa gestione dei rifiuti.

Mentre in città, quindi, si discuteva e si richiedeva da più fronti uno studio approfondito di tecnologie innovative, l’iter dei nuovi impianti non si è fermato, scavalcando anche un importante documento firmato da tutti i capigruppo di maggioranza, voluto e promosso dal Gruppo Consiliare dei Verdi. Il documento, reso pubblico nel Settembre del 2004, richiedeva una discussione tramite Agenda 21 del piano di gestione dei rifiuti, che doveva essere approvato prima di ogni ulteriore autorizzazione. Come è noto questo non è stato fatto e gli iter autorizzativi sono andati avanti senza un adeguato controllo politico, ignorando il risultato delle assemblee pubbliche effettuate in Provincia.

Allo stesso modo è stato ignorato il parere contrario dell’AUSL e del Comune, dato in sede di Valutazione di Impatto Ambientale, basato sulla considerazione che il nuovo impianto è peggiorativo rispetto al precedente riguardo le emissioni pericolose per la salute dei forlivesi. I paragoni alle automobili catalitiche, quindi, sono assolutamente fuoriluogo e vengono espresse in malafede o nella assoluta ignoranza della documentazione di VIA.

Durante la prima assemblea pubblica è stato presentato un documento congiunto firmato da diverse associazioni e partiti, che chiede di mettere in pausa gli iter dei nuovi impianti di incenerimento, per aprire un vero percorso di partecipazione democratica. Il documento completo si può trovare anche sul mio sito, www.alessandroronchi.net∞, dove mantengo anche tutta la documentazione relativa all’iter dell’impianto di Hera e del Piano dei Rifiuti Provinciale.

Una soluzione a questo problema, quindi, è possibile: visto che non siamo in emergenza rifiuti e non corriamo il rischio di entrarvi, possiamo fermarci sul fronte della costruzione dei nuovi impianti, fare studi di fattibilità seri sui metodi alternativi, aprire un tavolo tecnico e politico di confronto che soddisfi pienamente le pratiche dei processi partecipativi.

Abbiamo vicino a casa la dimostrazione che quello che chiediamo è possibile, anche con Hera: a Monteveglio, un Comune della Provincia di Bologna, a soli tre mesi dall’introduzione del porta a porta si è ridotta del 35% la produzione di rifiuti, arrivando al 62% di raccolta differenziata. Il costo totale dello smaltimento è stato di circa 573 mila euro, contro i 609 mila del sistema dei cassonetti.

Il problema, quindi, non ha solamente aspetti sanitari, certamente fondamentali, ma anche economici ed energetici.
In questo momento di crisi non possiamo considerare rifiuto quello che è ancora materia prima, o arriverà il momento nel quale sarà difficile riprendere in mano il problema e la programmazione.

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