Università

VIVERE IN CLASSE A: Certificazione energetica degli edifici

Venerdi 13 maggio 2005 presso Sala Convegni Palazzo del Ridotto, Piazza Almerici, Cesena, si terrà un convegno sulla certificazione energetica degli edifici.
Nel resto dell’articolo trovate il programma dettagliato del convegno.

CONVEGNO

9.00 Registrazione partecipanti
9.15 Saluto del Sindaco Arch. Giordano Conti
Conduce: Assessore L. Belli
9.30 Apertura conferenza
Prof. Arch. G. Brughieri, Preside Facoltà di Architettura,
Cesena
9.45 Vantaggi ambientali ed energetici dell¹architettura
Dott. R. Riguzzi, Assessore Ambiente, Provincia di Forlì-Cesena
10.00 Vantaggi salutistici dell¹abitare in architetture sostenibili
Arch. S. Bazzani, Assessore Ambiente, Comune di Cesena
10.30 Esperienza PEEP Sant¹Egidio
Arch. D. Minotti, Comune di Cesena
11.00 Gli incentivi per lo sviluppo sostenibile nel regolamento edilizio
M. Miserocchi, Assessore Urbanistica, Comune di Cesena
11.30 Presentazione progetto piazza Giardino a Cesena
a cura di Macroedizioni
12.00 Pausa pranzo con buffet offerto da Macroedizioni

Seconda parte: La Certificazione energetica degli edifici

14.30 Registrazione partecipanti

14.45 Dal Protocollo di Kyoto alla Direttiva 2002/91/CE
Arch. E. Scaratti, Presidente ARCHinNOVA
15.00 Metodo di valutazione dell¹eco-compatibilità dei progetti
Arch. F. Calliero, Politecnico di Torino
15.30 Valutazioni energetiche e impatto ambientale di costruzioni in
legno
Prof. P. Romagnoni, IUAV, Venezia
16.00 Materiali di finitura per l¹edilizia sostenibile
N. Ravagli, Fassa Bortolo
16.20 Architetture ad elevate prestazioni energetiche: esempi e
applicazioni
Menz-Gritsch Architetti, Merano

16.50 Pausa Caffè

17.00 Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni
energetiche
Arch. V. Raisa, Università di Ferrara per Aldes Italia
17.20 Sistemi energetici alternativi: Solare Termico
Ing. Uwe Schekat, Buderus Italia
17.50 La gestione sostenibile nelle risorse idriche negli strumenti di
pianificazione
Arch. S. Tondelli, Università di Bologna
18.20 Associazione Eco-Naturale
Arch. R. Mariotti
18.40 Dibattito e Conclusioni
L. Belli, Assessore Sviluppo Economico, Comune di Cesena

Conferenza Nazionale sulla Politica Energetica in Italia – Bologna 18-19 aprile 2005

Conferenza Nazionale sulla Politica Energetica in Italia – Bologna 18-19 aprile 2005

Nel momento in cui il mercato del petrolio e – più in generale – delle fonti primarie di energia è caratterizzato da forti tensioni e crescenti preoccupazioni, l’Università di Bologna ritiene opportuno promuovere un Forum di confronto sulla politica energetica nazionale a breve e medio termine.
Un primo significativo passo in questa direzione è costituito dalla Conferenza che l’Ateneo intende organizzare nei giorni 18 e 19 aprile 2005 sul tema Conferenza Nazionale sulla Politica Energetica in Italia.
Obiettivo principale dell’iniziativa è di identificare tematiche prioritarie di ricerca e sviluppo su cui concentrare le attività delle Università , degli Enti Nazionali di ricerca e dell’Industria pubblica e privata.

Il problema della mela: leggende urbane sul fotovoltaico

Ripropongo qui un articolo scritto da Ugo Bardi, presidente di Aspo Italia e docente di Chimica dell’Università di Firenze, che ritengo molto interessante.

IL PROBLEMA DELLA MELA: LEGGENDE URBANE SULL’ENERGIA FOTOVOLTAICA

Di Ugo Bardi – Febbraio 2005
www.aspoitalia.net
bardi@unifi.it

“Se un uomo vuole disperatamente una mela, magari la pagherà 10 Euro, forse 100 Euro, ma non la pagherà mai due mele” (Franco Battaglia)

Ci sono interi libri che raccolgono leggende urbane e siti internet che le aggiornano continuamente. Dai coccodrilli nelle fogne di New York allle cure miracolose contro l’impotenza, la credulità umana sembra aver bisogno solo di un piccolo incoraggiamento per poi lanciarsi nell’infinito della fantasia.

Anche nel campo dell’energia, le leggende abbondano. Abbiamo leggende ingenue, come quella diffusa negli Appennini Toscani che vuole che la siccità sia dovuto all’effetto delle eliche degli aerogeneratori che “spingono via le nuvole”. Abbiamo poi leggende piuttosto aggressive, come
quella che vuole che gli alti prezzi del petrolio siano dovuti a un complotto delle compagnie petrolifere che tengono nascosto che il petrolio si riforma continuamente nelle viscere della terra e che le riserve sono, pertanto, infinite.

Per i pannelli fotovoltaici, la leggenda pervicace è quella che ci voglia più energia per costruirli di quanta ne possano ridare nel corso della loro vita attiva. La leggenda prende anche la forma di una domanda: “Chi può indicare una fabbrica di pannelli fotovoltaici che sia azionata da pannelli
fotovoltaici?”

E’ il problema di una mela che costa due mele. Ancora peggio di quanto costava la mela dell’albero del bene e del male al tempo di Adamo ed Eva (notoriamente, un’iradiddio). Se questo fosse il caso del fotovoltaico, tutta la crescità tumultuosa del mercato negli ultimi anni (oltre il 30%
all’anno a livello mondiale), tutte i megawatt installati in Europa, sarebbe tutto un errore, una distorsione del mercato causata dai sussidi statali e dalla follia di un gruppetto di ambientalisti fanatici.

Per fortuna, non è vero. Diciamolo meglio: è una leggenda. Diciamolo ancora meglio: è una bufala lustrata a festa e col fiocco rosso. Vediamo di spiegare perché.

Analizzeremo questa bufala con il metodo dell’encomiabile Paolo Attivissimo , ovvero partendo dall’analisi storica. Le leggende hanno tutte un origine, a volte un fondo di verità. Anche la leggenda del basso ritorno energetico delle celle fotovoltaiche ha un origine che va indietro a un lavoro di Howard T. Odum
“Environmental and Energy Accounting” pubblicato nel 1996, del quale si trova un estratto a http://dieoff.com/pv.htm Odum aveva sviluppato una teoria del rendimento energetico basata sul concetto di “Emergia” (proprio così, con la “m”) che è correlata alla quantità di energia necessaria per fabbricare un certo oggetto. Se il termine emergia è un po’ arcano, le unità di misura utilizzate (“solar emergy-joules”) lo sono ancora di più. Ma non importa le astruserie; si tratta in fin dei conti di sommare tutti i componenti dell’energia necessaria per fabbricare una cella fotovoltaica e poi dividere il risultato per l’energia prodotta dalla cella stessa. Così facendo, Odum trovava una resa totale di 0,48, ovvero che una mela fotovoltaica costava quasi esattamente due mele!

I conti di Odum sono stati rifatti ampiamente negli anni successivi. Pochi utilizzano l’arcano concetto di emergia, preferendo il piu semplice “Ritorno Energetico” (EROEI dalle iniziali del termine in inglese). A parte i dettagli del metodo, i lavori più recenti indicano che la resa energetica
delle celle fotovoltaiche è maggiore di uno, in quasi tutti i casi molto maggiore di uno. Non è qui questione di una contrapposizione fra due opinioni di ugual peso: ci sono letteralmente decine di lavori su riviste scientifiche internazionali tutte in accordo ad affermare la buona resa
energetica del fotovoltaico. Fino a un paio di anni fa, l’accordo era che la resa EROEI era circa sette, ovvero piantando una mela si ottenevano sette mele. Negli ultimi tempi, la resa sembra essere aumentata fino a nove (nove mele per una mela). Certi sviluppi recenti promettono valori anche
più grandi. Non c’è nessuna ragione fisica che impedisca alle celle fotovoltaiche di avere efficienze anche 5 volte superiori a quelle attuali e questo si potrà tradurre nel futuro in aumenti corrispondenti dell’EROEI.

Volendo, già oggi si potrebbe benissimo costruire una fabbrica di pannelli fotovoltaici azionata da pannelli fotovoltaici.

Non sembra che Odum abbia mai ammesso esplicitamente che i suoi calcoli erano diventati obsoleti, ma analizzando il suo lavoro vediamo che ci sono due errori principali: il primo è quello di avere enormemente sopravvalutato i “costi amministrativi” che nel calcolo originale sono veramente uno sproposito: la voce energetica più importante di tutte. Il secondo errore è di avere ampiamente sottovalutato la resa energetica di una cella fotovoltaica. Odum si era basato su dati piuttosto anziani, sembra sulla resa di un pannello installato nel 1991. Da allora, la tecnologia è – ovviamente – molto migliorata.

Sfortunatamente, tutto quello che ha a che fare con l’energia acquisisce in breve un significato emozionale e politico. Le celle fotovoltaiche hanno dei detrattori arrabbiati che proprio non riescono a digerire l’idea che si possa ottenere energia – gratis – dal sole. Per questa ragione, l’internet è impestato di pagine dove i calcoli di Odum sono dati come un “ipse dixit” papale, di valore poco meno assoluto del vangelo. Inoltre, quello che succede è che le stime serie più recenti della resa fotovoltaica sono poco visibile, seppellite nelle riviste scientifiche che non accessibili via internet a chi non ha un abbonamento oppure accesso a una biblioteca universitaria. Questo è uno dei grandi misteri del nostro mondo: il fatto che i lavori fatti da scienziati pagati con i soldi delle tasse del
pubblico non siano liberamente accessibili al pubblico, ma questo è un altro argomento. Comunque, se non avete accesso a questi documenti ma volete in ogni caso prova sicura che quanto detto qui corrisponde a verità, procuratevi l’eccellente libro di Domenico Coiante “Le nuove fonti di
energia rinnovabile” (Franco Angeli, 2004) dove tutte queste cose sono spiegate rigorosamente e in italiano.

Quindi, nessuna preoccupazione: le celle fotovoltaiche sono sistemi efficienti per la trasformazione dell’energia solare in energia elettrica e le possiamo tranquillamente installare senza pensare che stiamo in realtà pagando due mele per una mela. Certo, le celle FV sono ancora più costose
dell’energia che viene dal petrolio e dagli altri fossili. Questo avviene sia per le distorsioni del mercato dovuti agli interventi statali, sia per gli investimenti pregressi fatti sui combustibili fossili.

Con il progresso della tecnologia, tuttavia, i costi del FV sono destinati a scendere e non ci sono dubbi che l’energia fotovoltaica sia una strada da percorrere verso un mondo pulito e sostenibile.

Programmazione Input Output Linux con porta parallela

Questa estate, assieme a due compagni di università, abbiamo sviluppato un programma che trasferisce file attraverso la porta parallela sotto linux, come progetto di Sistemi 1.
La porta parallela, come tutti ben sapete, è stata inserita nei personal computer per rendere più veloce l’invio di documenti alle stampanti, e per questo motivo ancora oggi i pin che compongono il cavo sono chiamati secondo le funzioni originali.

Scarica l’articolo:
programmazione_io_linux

15 Premi di 1000€ per tesi di laurea in Provincia

(29/6/2004 10:40) | FORLì-CESENA: 15 PREMI DI 1000 EURO CIASCUNO PER TESI DI LAUREA
(Sesto Potere) – Forlì – 29 giugno 2004 – L’Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena, in esecuzione della deliberazione della Giunta n.56072/482 del 13.11.2001, con determinazione dirigenziale n.45830/15 del 08.06.2004, bandisce la XV^ edizione del concorso nazionale per l’assegnazione di n. 15 premi di studio di Euro 1032,91 ciascuno, per tesi di laurea discusse presso Università italiane e svolte su fatti, problemi, tematiche, personaggi, ecc. che abbiano rapporti con il territorio della Provincia di Forlì-Cesena, sotto gli aspetti scientifico, culturale, storico, artistico, ambientale, geografico, sociologico, sportivo, pedagogico, economico, ecc.

Ulteriori informazioni si possono reperire nell’articolo pubblicato da Sestopotere oppure sul sito della provincia di Forlì Cesena nella sezione “Bandi”.

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