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Autocostruirsi un forno solare

Corso pratico per autocostruirsi
UN FORNO SOLARE
per cucinare
Cesena 30 giugno 1 e 2 luglio 2005

Organizzato da:
ECOISTITUTO DELLE TECNOLOGIE APPROPRIATE
Gruppo di Ricerca sulle Tecnologie Appropriate (onlus)
Centro di Informazione Nonviolenta
Centro di Educazione all’Ambiente
Organizzazione di volontariato Onlus
Riconosciuta con determina della Prov. Forlì – Cesena n° 29 del 30.03.’98 prot. 32802
Sede: Via Germazzo, 185 47023 Cesena (Fc) Recapito postale CP 78 Cesena 5 47023
Cesena
(0547.23018 fax 0547.362760 E mail grta-cin@libero.it sito internet:
http://tecnologieappropriate.it

Perchè cucinare con il sole
L’energia solare è l’energia pulita per eccellenza, ancora poco utilizzata ma dalle grandi
possibilità, sia per l’uso domestico sia per lÕuso industriale. Con l’energia solare è
possibile ottenere acqua calda ed energia per riscaldare le case (solare termico) oppure
energia elettrica (moduli fotovoltaici).
Pochi sanno che con il sole si può anche cucinare o essiccare gli alimenti.
E’ possibile costruire forni e cucine solari per cuocere pietanze sane nel senso più
completo del termine.
Durante il corso si impareranno i principi fisici che sono alla base dei forni e delle cucine
solari e si imparerˆ a costruirli.

Conduce il corso
Ing. Roberto Salustri della Cooperativa RESEDA

Data di svolgimento del corso
giovedì 30 giugno 2005: arrivo nella serata momento di presentazione del corso e
conoscenza dei partecipati
venerdì 1 luglio 2005: attività di laboratorio durante tutto il giorno
sabato 2luglio 2005: attività di laboratorio durante tutto il giorno. Fine del laboratorio
in serata: ognuno se ne va col suo forno solare

Numero di partecipanti, iscrizione e quota di partecipazione
20 persone max(si da la preferenza ai soci dell’Ecoistituto Tecnologie Appropriate e
all’ordine di iscrizione)
La quota di partecipazione per ogni singolo partecipante è di euro 150,00.
La quota comprende l’uso delle attrezzature, i pasti dei due giorni di permanenza, e il
forno solare che verrà realizzato durante il laboratorio. Ogni partecipante sarà dotato di
un quaderno di campagna per prendere appunti.
L’iscrizione dovrà avvenire in forma scritta:entro il 26 di giugno e sarà accettata solo dopo
il versamento della quota
– inviando un fax al n° 0547362760 oppure
– inviando un messaggio in posta elettronica alla e mail: grta-cin@libero.it- in cui sono
riportati tutti i dati personali e la fotocopia dell’avvenuto versamento della quota di
partecipazione
La quota è da versare anticipatamente su ccp n¡ 11784477 intestato a:
GRTA-CIN C.P. 78 Cesena 5 – 4703 Cesena, con causale “corso autocostruzione forno
solare”.

Luogo di svolgimento e alloggio
Cesena in località Molino Cento presso la sede dell’Ecoistituto delle Tecnologie
Appropriate dove è situata l’Aula di Ecologia all’Aperto e il Laboratorio delle Tecnologie
Appropriate e abilità manuali.
Per chi viene da fuori sarà possibile pernottare in “stile scout” presso la sede
dell’Ecoistituto oppure con tenda personale (portare saccopelo e materassino).
Chi invece vuole un comodo letto dovrà usufruire delle attrezzature alberghiere (B&B –
Hotel – Agriturismi) della zona
(http://www.cesena.it)

Argomenti trattati durante il corso
L’energia solare
Come funziona un forno e una cucina solare.
Progettare sistemi a concentrazione solare.
La costruzione di uno scaldavivande.
La costruzione di un forno solare.
La costruzione di una cucina solare.
L’essiccatore solare.
La ricetta solare.

Materiale messo a disposizione per la costruzione di un forno
scatola di cartone da imballaggio ondulato o di legno, almeno dimensioni in cm: 50 x cm
50 x cm 25
scatola di cartone o di legno dello stesso tipo con dimensioni cm 40 x cm 40 x cm 20
foglio di cartone ondulato o di legno di m1 x m1
foglio d’alluminio per alimenti
lastra di vetro, dimensione in cm: 45 x cm 45, spessore mm 4, molato ai bordi e agli
spigoli (non una molatura artistica, per evitare di tagliarsi);
teglia nera da forno oppure una lastra nera di ferro, con una dimensione di cm 40 x cm 40
circa.
colla a base d’acqua per incollare il domopack all’interno delle scatole: è necessaria una
colla di questo tipo perchè le altre contengono solventi che vengono rilasciati con il calore
e non è buona cosa farli finire nel cibo
Vinavil per carta per incollare tutto il resto, nastro adesivo di carta e attrezzi vari: cutter,
forbici, righe, matite, metro a nastro.
Attrezzi per il taglio del legno.

Per informazioni immediate chiamare

Daniele 3355342213

Gianfranco Zavalloni
burattini@libero.it
http://www.scuolacreativa.it

Area Sismica: Munchausen Fest

18 Giugno 2005 III MUNCHAUSEN FEST, c/o Area Sismica

Il Münchausen – fest arriva sabato 18 giugno 2005 per la sua terza edizione presso lo spazio culturale dell’Associazione Area Sismica (Via le Selve, 23 Ravaldino in Monte – Forli’) con la direzione artistica di Sonia Brunelli, Davide Fabbri, Romina Fabbri, Andrea Francia, Vanessa
Sorrentino, Alessio Valentini, in collaborazione con Area Sismica, l’Assessorato alle Politiche Giovanili di Forlì e la Provincia di Forlì-Cesena.

Questa manifestazione offre a tutti gli artisti del territorio nazionale la possibilità di mostrare un proprio lavoro che verrà ospitato in uno spazio architettonico plasmabile e adattabile alle diverse forze espressive che si interrogano sui linguaggi artistici e che ricercano nuove forme di comunicazione. Per questa terza edizione il Münchausen -fest sceglie come significato di fondo l’andatura delle onde.

Il Münchausen considera il movimento dell’onda come una forza che si esercita sul corpo, sulla materia e sulla parola con un effetto di scomposizione e di ricomposizione degli elementi che la costituiscono. L’idea di fondo che accompagna questa giornata di manifestazione è
spinta e mossa dall’effetto onda e dalla sua natura temporanea. Il movimento dell’onda rompe gli argini, gli schemi della tradizione per andare a costruire nuove immagini di radicale invenzione.

Segue il programma dell’evento

L’evento si consuma nell’arco di una giornata:

Ore 18:00 Incontro per bambini “Fare forme” invenzione di sculture con materiale di recupero

Ore 19:00 Aperitivo Sismico

Ore 19:15 Presentazione del Gruppo Line.Out
Cesena/Oslo

“Fifth elemente” 4’44”
“Warmth” 6’39”
“Harem” 5’45”

Ore 19:45 Parola

Fabio Orrico ~ Rimini
“Strategie di contenimento”

Eugenio Bucci ~ Ravenna
“Bimbo remix”

Roberta Bertozzi ~ Cesena
“Poesia”

Chiara Burioli e Ilenia Tenti ~ Pisignano
“Fino al centro del cuore” ~ Parola e musica

Ore 21:00

Ilaria Rossetti ~ Faenza
“Il cuore demone” ~ Teatro

Absurd ~ Ravenna
“Dgeem abs’rd” ~ Suono

Antonella Galvani ~ Cesena

Suono

Ore 22:00

Francesco Castelfranco e Ciro Pappalardo ~ Bologna

Suono

KosmicRoots ~ San Potito (Ra)
“Sirenidi” ~ Suono

Un prodotto G.I.U Gruppo Inutili Uniti ~ Cesena
“Perché la vita deve essere bella” con Danilo Casadei detto Baciola ~
Video 27′

Ore 23:00

Garagetea ~ Cesena
“L’oggi mio” ~ Teatro

R.A.F ~ Forlì
Suono

Icon Icon ~ Cesena
Suono

Ore 24:00

Emanuela Bandini ~ Faenza
Teatro

Elettrodo ~ Ravenna
Suono

Ambiente

dj Zèck ~ Forlì
Suono

dj Sandrino ~ Forlì
Suono

dj Rikk ~ Forlì
Suono

Paesaggio

Stefano Zattera ~ Vicenza
“E Johnny prese il fucile” ~ Scultura

Roberta Galassini ~ Faenza
“Bambole cosmiche” ~ Installazione

Selena Pittau ~ Capocolle di Bertinoro
Pittura

Alessandro Neretti ~ Faenza
“Senza titolo” – Scultura
Olivia Marani ~ Cesena
Pittura

Vanessa Sorrentino ~ Forlì
“Liberando la parola” ~ Installazione

Tiziana Pretto ~ Vicenza
Scultura

Lia Pari ~ San Mauro Mare
“Sequenza” ~ Fotografia

Heriz Bodhi Anam ~ Faenza
“Static circus” ~ Scultura

Andrea Comandini ~ Cesena
Pittura et assemblaggio

Area del bel vedere

Isak Dinesen ~ Dusseldorf
“Lago criminale” ~ Fotogramma

Il Giocatore ~ Cesena
“Il giocatore 9505” ~ Fotogramma

Francesco Paltrinieri ~ Parma
“Senza titolo 01″ ~ Video 1’35”

Alessandra Di Consoli ~ Milano
“Guerrieri” ~ Video 7′

ideato da
Sonia Brunelli,
Davide Fabbri,
Romiba Fabbri,
Andrea Francia,
Vanessa Sorrentino,
Alessio Valentini

in collaborazione con
U.P.G di Forlì
Provincia Forlì-Cesena

Il problema della mela: leggende urbane sul fotovoltaico

Ripropongo qui un articolo scritto da Ugo Bardi, presidente di Aspo Italia e docente di Chimica dell’Università di Firenze, che ritengo molto interessante.

IL PROBLEMA DELLA MELA: LEGGENDE URBANE SULL’ENERGIA FOTOVOLTAICA

Di Ugo Bardi – Febbraio 2005
www.aspoitalia.net
bardi@unifi.it

“Se un uomo vuole disperatamente una mela, magari la pagherà 10 Euro, forse 100 Euro, ma non la pagherà mai due mele” (Franco Battaglia)

Ci sono interi libri che raccolgono leggende urbane e siti internet che le aggiornano continuamente. Dai coccodrilli nelle fogne di New York allle cure miracolose contro l’impotenza, la credulità umana sembra aver bisogno solo di un piccolo incoraggiamento per poi lanciarsi nell’infinito della fantasia.

Anche nel campo dell’energia, le leggende abbondano. Abbiamo leggende ingenue, come quella diffusa negli Appennini Toscani che vuole che la siccità sia dovuto all’effetto delle eliche degli aerogeneratori che “spingono via le nuvole”. Abbiamo poi leggende piuttosto aggressive, come
quella che vuole che gli alti prezzi del petrolio siano dovuti a un complotto delle compagnie petrolifere che tengono nascosto che il petrolio si riforma continuamente nelle viscere della terra e che le riserve sono, pertanto, infinite.

Per i pannelli fotovoltaici, la leggenda pervicace è quella che ci voglia più energia per costruirli di quanta ne possano ridare nel corso della loro vita attiva. La leggenda prende anche la forma di una domanda: “Chi può indicare una fabbrica di pannelli fotovoltaici che sia azionata da pannelli
fotovoltaici?”

E’ il problema di una mela che costa due mele. Ancora peggio di quanto costava la mela dell’albero del bene e del male al tempo di Adamo ed Eva (notoriamente, un’iradiddio). Se questo fosse il caso del fotovoltaico, tutta la crescità tumultuosa del mercato negli ultimi anni (oltre il 30%
all’anno a livello mondiale), tutte i megawatt installati in Europa, sarebbe tutto un errore, una distorsione del mercato causata dai sussidi statali e dalla follia di un gruppetto di ambientalisti fanatici.

Per fortuna, non è vero. Diciamolo meglio: è una leggenda. Diciamolo ancora meglio: è una bufala lustrata a festa e col fiocco rosso. Vediamo di spiegare perché.

Analizzeremo questa bufala con il metodo dell’encomiabile Paolo Attivissimo , ovvero partendo dall’analisi storica. Le leggende hanno tutte un origine, a volte un fondo di verità. Anche la leggenda del basso ritorno energetico delle celle fotovoltaiche ha un origine che va indietro a un lavoro di Howard T. Odum
“Environmental and Energy Accounting” pubblicato nel 1996, del quale si trova un estratto a http://dieoff.com/pv.htm Odum aveva sviluppato una teoria del rendimento energetico basata sul concetto di “Emergia” (proprio così, con la “m”) che è correlata alla quantità di energia necessaria per fabbricare un certo oggetto. Se il termine emergia è un po’ arcano, le unità di misura utilizzate (“solar emergy-joules”) lo sono ancora di più. Ma non importa le astruserie; si tratta in fin dei conti di sommare tutti i componenti dell’energia necessaria per fabbricare una cella fotovoltaica e poi dividere il risultato per l’energia prodotta dalla cella stessa. Così facendo, Odum trovava una resa totale di 0,48, ovvero che una mela fotovoltaica costava quasi esattamente due mele!

I conti di Odum sono stati rifatti ampiamente negli anni successivi. Pochi utilizzano l’arcano concetto di emergia, preferendo il piu semplice “Ritorno Energetico” (EROEI dalle iniziali del termine in inglese). A parte i dettagli del metodo, i lavori più recenti indicano che la resa energetica
delle celle fotovoltaiche è maggiore di uno, in quasi tutti i casi molto maggiore di uno. Non è qui questione di una contrapposizione fra due opinioni di ugual peso: ci sono letteralmente decine di lavori su riviste scientifiche internazionali tutte in accordo ad affermare la buona resa
energetica del fotovoltaico. Fino a un paio di anni fa, l’accordo era che la resa EROEI era circa sette, ovvero piantando una mela si ottenevano sette mele. Negli ultimi tempi, la resa sembra essere aumentata fino a nove (nove mele per una mela). Certi sviluppi recenti promettono valori anche
più grandi. Non c’è nessuna ragione fisica che impedisca alle celle fotovoltaiche di avere efficienze anche 5 volte superiori a quelle attuali e questo si potrà tradurre nel futuro in aumenti corrispondenti dell’EROEI.

Volendo, già oggi si potrebbe benissimo costruire una fabbrica di pannelli fotovoltaici azionata da pannelli fotovoltaici.

Non sembra che Odum abbia mai ammesso esplicitamente che i suoi calcoli erano diventati obsoleti, ma analizzando il suo lavoro vediamo che ci sono due errori principali: il primo è quello di avere enormemente sopravvalutato i “costi amministrativi” che nel calcolo originale sono veramente uno sproposito: la voce energetica più importante di tutte. Il secondo errore è di avere ampiamente sottovalutato la resa energetica di una cella fotovoltaica. Odum si era basato su dati piuttosto anziani, sembra sulla resa di un pannello installato nel 1991. Da allora, la tecnologia è – ovviamente – molto migliorata.

Sfortunatamente, tutto quello che ha a che fare con l’energia acquisisce in breve un significato emozionale e politico. Le celle fotovoltaiche hanno dei detrattori arrabbiati che proprio non riescono a digerire l’idea che si possa ottenere energia – gratis – dal sole. Per questa ragione, l’internet è impestato di pagine dove i calcoli di Odum sono dati come un “ipse dixit” papale, di valore poco meno assoluto del vangelo. Inoltre, quello che succede è che le stime serie più recenti della resa fotovoltaica sono poco visibile, seppellite nelle riviste scientifiche che non accessibili via internet a chi non ha un abbonamento oppure accesso a una biblioteca universitaria. Questo è uno dei grandi misteri del nostro mondo: il fatto che i lavori fatti da scienziati pagati con i soldi delle tasse del
pubblico non siano liberamente accessibili al pubblico, ma questo è un altro argomento. Comunque, se non avete accesso a questi documenti ma volete in ogni caso prova sicura che quanto detto qui corrisponde a verità, procuratevi l’eccellente libro di Domenico Coiante “Le nuove fonti di
energia rinnovabile” (Franco Angeli, 2004) dove tutte queste cose sono spiegate rigorosamente e in italiano.

Quindi, nessuna preoccupazione: le celle fotovoltaiche sono sistemi efficienti per la trasformazione dell’energia solare in energia elettrica e le possiamo tranquillamente installare senza pensare che stiamo in realtà pagando due mele per una mela. Certo, le celle FV sono ancora più costose
dell’energia che viene dal petrolio e dagli altri fossili. Questo avviene sia per le distorsioni del mercato dovuti agli interventi statali, sia per gli investimenti pregressi fatti sui combustibili fossili.

Con il progresso della tecnologia, tuttavia, i costi del FV sono destinati a scendere e non ci sono dubbi che l’energia fotovoltaica sia una strada da percorrere verso un mondo pulito e sostenibile.

I Verdi in piazza contro la guerra in Iraq

Ecco un paio di foto dalla manifestazione dei Verdi contro la guerra in Iraq del 4 Giugno 2004. Mi spiace di non aver dato la notizia con il giusto preavviso, ma è stata organizzata abbastanza in fretta.
Le forze dell’ordine, che hanno dimostrato estrema disponibilità e simpatia:

E questa è la piazza. Si intravede la mia auto, in mezzo al corteo, travestita da carro armato, poco prima che venissero messi dei fiori simbolici dentro al cannone:

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