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Parma WorkCamp 20/21 Marzo 2009

Alla fine di Marzo parteciperò al Parma WorkCamp:

parma_work_campIl ParmaWorkCamp sarà un barcamp dedicato ai rapporti fra il mondo del lavoro e il web. Idealmente si vorrebbero coinvolgere il maggior numero di attori: le aziende e le istituzioni che offrono lavoro tramite il web e che lo utilizzano come strumento di recruiting, chi cerca lavoro tramite web, chi usa il web come strumento di lavoro quotidiano e chi il lavoro grazie al web l’ha già trovato.

CORSO gratuito su LINUX dal 13 marzo a Forlì

Mentre è ancora in svolgimento il Corso sui programmi Open Source per Windows, annunciamo la partenza del “CORSO su Linux”. Prima serata venerdì 13 marzo alle ore 21.00. In questa sessione il Corso avrà un andamento con una difficoltà crescente.

Per informazioni ed iscrizioni: CORSO su LINUX dal 13 marzo | FoLUG

Il Senatore Orsi propone di distruggere la tutela degli animali

Il Senatore Orsi (PDL) ha presentato un disegno di legge che oltrepassa ogni limite: caccia nei parchi, possibilità di abbattere orsi, lupi, cani e gatti vaganti, sanzioni per le regioni che tutelano troppo territorio dalla caccia, licenza di caccia a 16 anni, riduzione della vigilanza venatoria e tanto altro.

Ho il timore che il testo sia così volutamente provocatorio per puntare al vero obiettivo: anche un quarto delle cose introdotte sarebbe un salto indietro più che ventennale sulla tutela degli animali e la regolamentazione della caccia, ed il rischio è che si punti a 100 per ottenere 50.

Aggiornamento: Firma la petizione!

Nuovo aggiornamento: grazie anche alle proteste il testo della proposta (che al tempo dell’articolo era ancora in bozza) è stato cambiato in alcuni punti, ma mantiene diverse criticità, quindi la battaglia continua.

Potete trovare il nuovo testo su baseverde.org

Ho rimosso diversi commenti minacciosi ed offensivi sia nei confronti del Senatore sia di chi si opponeva alla sua proposta (come da regolamento dei commenti) . Si possono dire le stesse cose senza scadere nell’invettiva o nella volgarità. Penso che in un Paese civile si debba discutere in maniera civile e con un minimo di serietà.

Carlucci: stop all’anonimato in rete

Ho già parlato male delle idee di Gabriella Carlucci sul diritto d’autore e su internet, ma pare che questa volta si sia superata.
Dopo i 4 anni di prigione a chi viola il copyright , la stampa clandestina per chi tiene un blog, la censura sul web proposta da D’Alia, ora arriva anche il divieto di anonimato.

Sia chiaro, in questo caso non si tratta di perseguire chi commette reati, ma impedire qualsiasi tentativo di pubblicare i contenuti in forma anonima. Così verrebbero a sparire, ad esempio, tutte le denunce fatte dai cittadini che per qualsiasi motivo non possono rendere pubblica la loro identità (ad esempio chi ha paura di perdere il proprio lavoro, ma vuole denunciare la violazione di norme sulla sicurezza).

Internet è un mezzo che dovremmo imparare a considerare come la stampa, che protegge le proprie fonti. Gli strumenti per bloccare eventuali reati ci sono, indipendentemente dalla forma con la quale vengono inseriti negli spazi pubblici.

Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.(Articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo)

Veltroni si è dimesso

Le dimissioni di Veltroni sono un gesto che avrà pesanti ripercussioni. Finisce l’era della vocazione maggioritaria, del corro quasi da solo, del “ma anche“, speriamo pure quella della demolizione degli alleati. Ora però bisogna fare i conti con le divisioni interne del Partito Democratico, perché sarà dura coniugare le posizioni variopinte al suo interno senza la colla che le ha tenute insieme fino ad oggi.

Si riuscirà a trovare un altro Veltroni, o si scioglierà il PD?

Il centro-sinistra ha bisogno, per vincere, di un partito forte ma non egemone, capace di distinguersi dai suoi avversari politici e non di appiattirsi con loro sui temi più importanti, di una coalizione di forze che nelle loro rispettabili differenze sappiano ri-animare la partecipazione dei cittadini e mobilitarli per un impegno in prima persona.
I partiti unici servono solo al potere per conservare il potere, non per rappresentare le diverse opinioni dei cittadini, ed il bipartitismo non aumenta la democrazia di un paese ma la sua efficienza nel seguire i grandi interessi.

Questo evento, come quello delle scorse elezioni, segnerà un passo importante anche in tutti gli altri partiti. E’ finita, a mio parere, l’era dei raggruppamenti forzati, delle fusioni a freddo per superare sbarramenti, delle corazzate senza idee comuni. Bisognerà tornare alle idee fondanti, non per forza alla frantumazione dei partiti, ma certamente ai valori ed agli scopi che spingono le persone ad impegnarsi, perché sanno che lavorano per uno scopo e non solo per eleggere persone.

Il partito televisivo, piramidale, senza discussioni, presieduto e diretto da una unica persona che fa del suo impegno politico una missione per sfuggire alla Giustizia, l’abbiamo già.

E’ dall’altra parte.

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