Rom

Via le rinnovabili nel decreto milleproroghe

Il Governo ci riprova ancora ed inserisce nel decreto milleproroghe viene tolto l’obbligo per i nuovi edifici di avere, almeno in parte, energia prodotta dalle rinnovabili. Questa norma era stata introdotta nell’ultima finanziaria di Prodi e doveva essere applicata da questo Gennaio.

In un momento di crisi per il mondo del Lavoro, investire su questo tipo di interventi significa spostare denaro dagli sprechi energetici (che vanno ad arricchire solo i paesi esteri dai quali importiamo fonti fossili) agli stipendi, avviando quindi un impatto positivo non solo in ambito ambientale.

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al cimitero indiano MANIFESTAZIONE NONVIOLENTA E SILENZIOSA per i diritti inviolabili dell’uomo.

Candle night @ chidorianinvitiamo tutti i cittadini, le associazioni e le forze politiche a compiere un gesto di condanna alla barbara aggressione a Navtej Singh Sidhue rendendo
omaggio ai suoi concittadini che si immolarono per la nostra libertà.

A Forlì, in via Ravegnana, c’è il cimitero che commemora la caduta di centinaia di cittadini indiani di diverse etnie e religioni, fra loro molti Sikh che morirono durante la liberazione dell’Italia e della Romagna inquadrati nell’Ottava Armata Britannica. Nulla sanno di tutto ciò quei delinquenti di Nettuno che a distanza di pochi anni da quegli eventi invece di essere riconoscenti a quei ragazzi che persero a vita ed al loro popolo, hanno aggredito Navtej Singh Sidhue, tentando di
ucciderlo con il fuoco.

Questi episodi di violenza sono la punta di un iceberg di una cultura dell’intolleranza, che sfocia persino in festeggiamenti e battute indecenti sul
male inferto ad una persona. Purtroppo notiamo che questa incultura si manifesta anche quando la TV, invece di chiamare la persona aggredita con il suo nome, utilizza il termine “indiano” , dando alla parola la stessa accezione negativa di “ebreo”, “negro” “rom”.

Il nostro gesto simbolico intende anche dare una risposta ai contenuti razzisti e discriminatori del cosiddetto pacchetto sicurezza messo a punto dal
Governo in questi giorni. Per contrastarli e mostrare la nostra vergogna per quanto sta accadendo a partire da MARTEDI’ 10 Febbraio alle ore 17.45, porteremo delle candele al cimitero di via Ravegnana.

Cercheremo, per qualche giorno, di ricordare che i cittadini italiani non sono questo, che esiste un rispetto per la persona che non conosce distinzioni, che la Costituzione Italiana ha ancora un valore e riconosce i diritti inviolabili dell’uomo.

MOSTRA FOTOGRAFICA: Allevamento lager di Osteria: vieni a vedere la realtà.

mostra-fotografica-cani-di-osteriaBUFFET VEGETARIANO

Venerdì 6 Febbraio dalle ore 20.30 presso il Centro Sociale Spartaco in via Chiaviva Romea n 88 Ravenna ORGANIZZATO DA : L’occhio verde e Collettivo Associazioni Spartaco

Domenica 8 Febbraio dalle ore 16 presso la Sala Arci via Cella n 556 Carraie ORGANIZZATO DA: L’occhio verde e Ristorante Dama di Cuori per info: Samantha 340 0997838

I Bambini fanno oh … ma pare che Povia non abbia donato i proventi come promesso

Nel 2005 Povia si presentò sul palco di San Remo fuori concorso, con una canzone che -purtroppo- tutti abbiamo ascoltato più di tutte le altre partecipanti. Sicuramente il successo di quella canzone, che ha fatto vincere il concorso a Povia l’anno successivo con un pezzo bruttissimo sui piccioni, era l’iniziativa benefica a favore del Darfur che Bonolis aveva sapientemente confezionato.
Povia si presentò con la sigla dell’iniziativa dicendo che i proventi della canzone sarebbero andati totalmente in beneficenza. Raccolse così circa 450’000 euro solo nel 2005, secondo le parole del suo discografico, che però non verso mai in beneficenza come promesso.
Quest’anno si presenta con una canzone che ci spiega che dall’omosessualità si può guarire.
Proprio per questo quest’anno non guarderò nemmeno un minuto di festival, che di omofobi e furbetti (per usare un eufemismo) ne ho abbastanza.

Il ricambio e le giovani generazioni in politica

Sono state pubblicate le statistiche dell’età media dei consiglieri comunali e provinciali. Sul sito di RomagnaOggi la notizia è stata accolta con sdegno in alcuni commenti, del tipo “tanto gli elettori trovano sulla scheda sempre gli stessi nominativi” e “Chi è riuscito a “sedersi” una volta, senz’altro vi ha messo un po’ di colla”. Ve lo assicuro, la situazione non è affatto questa. Nel consiglio comunale ci sono ancora i voti di preferenza, ed anche per questo motivo le liste di candidati sono sempre molto eterogenee, per sesso ed età. Se il risultato quindi non è uniforme alla distribuzione di genere e di età, questo non è causato dalle dirigenze di partito, che comunque sono elettive e riflettono il parere degli iscritti, ma dal voto dei cittadini.

C’è da chiedersi se un giovane sia meglio a tutti i costi di un uomo maturo, ed ovviamente la risposta è no. La verità è che gli under 30 interessati di politica ed attivi in prima persona sono pochissimi, e scarsa è anche la selezione. Molti meno di quelli che partecipavano attivamente quarant’anni fa , è un dato di fatto.

Oggi la politica, purtroppo, non è più considerata uno strumento per modificare le cose. Ci si sente ingiustamente impotenti, e si utilizza questo pretesto per fare altro (magari volontariato in qualche associazione).

Nel 2004 avevo 24 anni e 4 anni di politica universitaria (fatta in una associazione apartitica) alle spalle. Mi hanno chiesto di presentarmi alle elezioni amministrative come candidato e l’ho fatto volentieri, facendo campagna elettorale e cercando consenso per me e la mia lista. I pochi giovani che sono nei consigli comunali e provinciali non hanno ricevuto chissà quali investiture dalle gerarchie, ma si sono rimboccati le maniche.

Spesso questi ragazzi sono le ultime foglie di un albero genealogico di politici, e credo che la causa di questo si possa cercare in una cultura politica familiare (i genitori con ogni probabilità impartiranno una diversa cultura sull’impegno politico ai propri figli), e nella mancanza di nuove leve che si fanno avanti senza la certezza di risultati.

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