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Referendum, election day, furbizie e demagogie.

Ho seguito un po’ il dibattito sulle accuse alla Lega Nord per quanto riguarda l’election day e lo spreco di denaro pubblico che avremmo se scegliessimo date diverse per elezioni amministrative, europee e referendum.
La cosa mi stupisce un po’, dal momento che per altri referendum la scelta è stata (a mio parere illogicalmente) diversa.

Prendiamo quello sulla procrazione assistita, con la Chiesa ed i partiti cattolici a favore dell’astensione: data 12-13 Giugno 2005. Pochi mesi prima c’erano state le europee (3-4 Aprile), l’anno dopo le politiche.
Però non una sola delle voci che si alzano oggi si espresse a favore dell’accorpamento delle date.

Io sono favorevole all’election day ed all’accorpamento di diverse votazioni per evitare sprechi di denaro pubblico, a patto che ci sia una norma che valga sempre, e non solo quando l’astensione avvantaggia chi è in maggioranza in Parlamento. Basterebbe dire che i referendum vanno SEMPRE accorpati ad altre elezioni, ed eviteremmo anche di accorpare sempre il voto degli indifferenti a quello dei sostenitori del NO.

Oggi chi protesta contro questo spreco lo fa in maniera strumentale (ogni elezione ha un costo), perché l’astensione punirebbe i promotori del referendum. Il referendum premia la lista più forte della maggioranza e punisce gli alleati, e questo significherebbe premiare PD e PDL (guardacaso entrambi favorevoli, oggi).

Oggi alla radio un senatore PD commentava negativamente il rischio del ritorno della frammentazione (tolto il politichese significa: se non alziamo i quorum perdiamo voti). Lo stesso dicasi per i rimborsi elettorali delle elezioni europee: ho sentito la proposta di eliminare quelli alle formazioni che non raggiungono il 4% per destinare questi soldi alle misure contro la crisi.

Ecco che torna la demagogia spicciola: si nasconde il vero obiettivo, che è zittire le voci alternative, tramite il ricorso a temi certamente importanti e toccanti, ma violentati dalla strumentalizzazione politica.

Oggi sia il referendum sia la questione dei rimborsi elettorali sono strumenti per chiudere, una volta per tutte, le porte ai partiti minori.
Questo significa anche che non ci saranno MAI PIU’ nuovi partiti e nuove iniziative politiche, che ovviamente alle prime tornate elettorali non otterrebbero percentuali a 2 cifre.

Se queste norme fossero state introdotte vent’anni fa, l’Italia dei Valori, i Verdi, la Lega Nord, Alleanza Nazionale – tanto per fare qualche esempio – non sarebbero mai esistite.

Riflettiamoci un attimo, prima di pensare che questa “semplificazione” non nasconda semplicemente una volontà egemonica ed antidemocratica.

Altrimenti andiamo fino in fondo, eliminiamo il diritto di voto oppure presentiamo una sola lista alle elezioni.

Del resto le dittature sono i sistemi di governo più semplici.

Crocchette alla melamina: ecco il nome della marca

Il Ministero della salute con un comunicato ha finalmente reso noto il nome della marca delle crocchette per cani alla melamina invitando i cittadini a sospenderne l’uso.

Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali con il comunicato n. 78 del 27 febbraio 2009, pubblicato oggi sul sito www.ministerosalute.it, ha finalmente reso nota la marca e l’azienda produttrice delle crocchette contenenti la sostanza tossica conosciuta con il nome di melamina.
Nel comunicato viene riportato testualmente: “Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, a seguito della conferma ufficiale ricevuta in data odierna, della presenza di melamina nel mangime Duck & Barley con lotto 099, e nel Mangime C1 con lotto 094, prodotti dalla ditta Diusapet Srl sita in Marzano (PV), informa i cittadini e in particolare gli allevatori di cani, eventualmente in possesso di tali mangimi nei lotti indicati, di sospenderne o evitarne, a titolo precauzionale, la somministrazione ai propri animali. Si precisa inoltre che si sta provvedendo al ritiro dei quantitativi di tali mangimi eventualmente ancora presenti sul circuito commerciale.” Andrea Zanoni presidente della LAC Lega Abolizione della caccia del Veneto ha cosi’ commentato l’iniziativa del Ministero: “Finalmente, dopo ben 10 giorni dalle nostre richieste di rendere nota la marca delle crocchette alla melamina, il ministero della Salute ha provveduto ad allertare i cittadini facendo finalmente il nome. Considerata la pericolosità che detto cibo costituiva per i nostri amici a quattro zampe resta incomprensibile il motivo per il quale le Autorità non abbiano allertato da subito i cittadini. Riteniamo pertanto questo ritardo molto grave e causa anche di possibili danni
ai cani che nel frattempo sono stati nutriti con queste crocchette. Comunque siamo soddisfatti perché il nostro impegno affinché venisse fatto il nome dell’azienda è stato premiato. Di questa vicenda avevamo interessato anche Striscia la notizia che giovedì 26 febbraio è venuta a Treviso per indagare sulla morte dei cani di una signora. Ora informeremo le circa 400 persone che in questi giorni giustamente ed insistentemente ci avevano chiesto di scovare il nome della marca delle crocchette.”

LAC Lega Abolizione Caccia – Sez. Veneto – Via Cadore, n.15/C int.1 31100
TREVISO – E-mail: lacveneto@ecorete.it, Web: www.lacveneto.it, Cell.347 9385856.

Il numero dei reati, le notizie e la percezione della gente

lanzarini21234871039Se facessimo un sondaggio sono convinto che la quasi totalità delle persone ammetterebbe che oggi ci sono più reati rispetto al 2005. Qualcuno ha fatto uno studio che lo ha confermato.
La cosa interessante è che da questo grafico si nota la curva rossa, delle notizie sui reati, in aumento (con un bel picco in occasione della campagna elettorale delle politiche del 2008) mentre la curva azzura, dei reati, sostanzialmente stabile.
La percezione della gente, in giallo, in aumento a seguito delle campagne mediatiche.

Quindi non è assolutamente vero che i reati sono in aumento. Al contrario appare evidente che le notizie seguono o facilitano il dibattito politico di chi sfrutta questi temi per creare paura nelle persone.

Non penso che sia frutto di un complotto, quanto piuttosto un insieme di fattori che prendono il via dal concentrato di potere sulle televisioni, alle quali segue l’onda di tutto il resto della comunicazione. Un po’ come avvenne per i morsi dei cani che sembravano diventati l’unico problema nazionale, o le morti bianche, che appaiono sparite ma che purtroppo sono ad oggi una triste costante.

Ogni tanto, però, dovremmo guardare qualche dato e riportare l’attenzione sulle vere cose da fare – con dati oggettivi alla mano – per risolvere i problemi, fuori dalle campagne elettorali e dagli spot che muovono le urne.

Via le rinnovabili nel decreto milleproroghe

Il Governo ci riprova ancora ed inserisce nel decreto milleproroghe viene tolto l’obbligo per i nuovi edifici di avere, almeno in parte, energia prodotta dalle rinnovabili. Questa norma era stata introdotta nell’ultima finanziaria di Prodi e doveva essere applicata da questo Gennaio.

In un momento di crisi per il mondo del Lavoro, investire su questo tipo di interventi significa spostare denaro dagli sprechi energetici (che vanno ad arricchire solo i paesi esteri dai quali importiamo fonti fossili) agli stipendi, avviando quindi un impatto positivo non solo in ambito ambientale.

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al cimitero indiano MANIFESTAZIONE NONVIOLENTA E SILENZIOSA per i diritti inviolabili dell’uomo.

Candle night @ chidorianinvitiamo tutti i cittadini, le associazioni e le forze politiche a compiere un gesto di condanna alla barbara aggressione a Navtej Singh Sidhue rendendo
omaggio ai suoi concittadini che si immolarono per la nostra libertà.

A Forlì, in via Ravegnana, c’è il cimitero che commemora la caduta di centinaia di cittadini indiani di diverse etnie e religioni, fra loro molti Sikh che morirono durante la liberazione dell’Italia e della Romagna inquadrati nell’Ottava Armata Britannica. Nulla sanno di tutto ciò quei delinquenti di Nettuno che a distanza di pochi anni da quegli eventi invece di essere riconoscenti a quei ragazzi che persero a vita ed al loro popolo, hanno aggredito Navtej Singh Sidhue, tentando di
ucciderlo con il fuoco.

Questi episodi di violenza sono la punta di un iceberg di una cultura dell’intolleranza, che sfocia persino in festeggiamenti e battute indecenti sul
male inferto ad una persona. Purtroppo notiamo che questa incultura si manifesta anche quando la TV, invece di chiamare la persona aggredita con il suo nome, utilizza il termine “indiano” , dando alla parola la stessa accezione negativa di “ebreo”, “negro” “rom”.

Il nostro gesto simbolico intende anche dare una risposta ai contenuti razzisti e discriminatori del cosiddetto pacchetto sicurezza messo a punto dal
Governo in questi giorni. Per contrastarli e mostrare la nostra vergogna per quanto sta accadendo a partire da MARTEDI’ 10 Febbraio alle ore 17.45, porteremo delle candele al cimitero di via Ravegnana.

Cercheremo, per qualche giorno, di ricordare che i cittadini italiani non sono questo, che esiste un rispetto per la persona che non conosce distinzioni, che la Costituzione Italiana ha ancora un valore e riconosce i diritti inviolabili dell’uomo.

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