Società

Più lento, più bello, migliore

I Verdi ripartono con un ottimo risultato in Alto Adige, dove ottengono il 5,8% dei consensi, a soli 400 voti di distanza dal Partito Democratico.

Questo voto dimostra che l’alternativa ecologista ed ambientalista è seria e condivisa dall’elettorato, che invece ha punito sonoramente le forze politiche oggi maggiormente rappresentate in Parlamento e ha però premiato anche formazioni di estrema destra. E’ un dato, quest’ultimo, che desta grande preoccupazione e che rende ancora più necessario il ruolo di un partito Verde impegnato a costruire una società sostenibile da un punto di vista sociale e ambientale, una società aperta, solidale, multietnica.

La crisi economica e quella del clima sono figlie di una stessa radice, che si nutre di sprechi, disuguaglianze e dell’idea della totale assenza di limiti.
Oggi occorre ripartire dall’analisi dei problemi alla fonte, discutere seriamente di processi di decrescita e di miglioramento del ben-essere dei cittadini, continuare a dimostrare con esempi positivi i valori di cui la cultura ecologista è portatrice, dare risposte concrete alle difficoltà che ciascuno incontra quotidianamente.

Tutte le altre forze politiche sono prive di alternative credibili a questo sistema, ed anche di fronte ad uno dei suoi periodi più neri continuano a prescrivere la stessa medicina della crescita, prefigurando così una società caratterizzata da diseguaglianze sempre più forti.
Oggi più di ieri è necessario mantenere una autonomia che liberi i Verdi da etichettature politiche improprie e permetta di iniziare un nuovo percorso, partendo dai gruppi che lavorano localmente e ottengono i consensi che meritano.

Approfondimenti: Programma elettorale Verdi Alto Adige + Liste Civiche

Il Papa: i Soldi scompaiono, parola di Dio è solida. Anche nell’Opus Dei.

Sono rimasto stupito dalle parole del Papa di ieri. Di fronte ad una crisi economica che mette in ginocchio tutto il Pianeta, dice che i soldi non sono tutto nella vita, che bisogna aggrapparsi alla Fede.
Sia chiaro, sarei contento se la Chiesa e le sue strutture riflettessero una posizione di questo tipo e proponessero veramente – al di là degli appelli estemporanei – una vita austera e senza il guinzaglio del consumismo. Il problema è che mentre si predica – giustamente – tutto questo, si fa tutt’altro.

Nell’Opus Dei, ad esempio, quando diventi numerario devi sottoscrivere un contratto che stabilisce che tutti i tuoi averi diventano dell’Opus Dei (Fonte: “Ferruccio Spinotti, Opus Dei Segreta… “).

Gesù proponeva una vita povera, slegata dai beni materiali, non chiedeva ai suoi seguaci di farla intestandosi i loro beni.

Vi consiglio di leggere, se non lo avete ancora fatto, il libro di Ferruccio Pinotti, “Opus Dei Segreta. Frusta, Cilicio ed Alta Finanza. Per la Prima volta parlano i Testimoni. …”



Da Wikipedia – Opus Dei e finanza

L’atto costitutivo dell’Opus Dei non prevede in alcun punto, tra le finalità associative, l’esercizio di attività aventi per oggetto l’intermediazione mobiliare, l’investimento in imprese o altre attività connesse in qualche modo con la finanza. Tuttavia l’Opus Dei intrattiene necessariamente relazioni economiche di ampio raggio, essendo detentrice di un vastissimo patrimonio immobiliare e finanziario. Tale patrimonio proviene essenzialmente dalle donazioni, dai lasciti testamentari, dal reddito dei numerari e degli aggregati. Inoltre, molte sono le operazioni che hanno permesso all’Opus Dei, attraverso società distaccate ed holding, di svolgere un ruolo come potente attore economico sul mercato finanziario e bancario.

Un contratto stipulato tra l’Opus Dei ed il fedele che intende aderirvi stabilisce i reciproci impegni in relazione agli ambiti formativi propri della Prelatura. Secondo le testimonianze di alcuni ex numerari, ad un contratto verbale può anche seguirne uno scritto relativo ai lasciti testamentari. Il testamento è praticamente obbligatorio per i membri numerari e aggregati. Tale aspetto è stato sovente messo criticamente in relazione con una certa predilezione dell’Opus per il reclutamento di persone nelle classi benestanti.

Frusta, Cilicio ed Alta finanza.

I soldi scompaiono, sono niente, e tutte queste cose che sembrano vere in realta’ sono di secondo ordine. (Benedetto XVI)

Risparmio energetico in piscina grazie al braccialetto

Interessanti le novità apportate alla gestione delle piscine di Cesenatico e Savignano, gestiti da Around Sport. Grazie ad un braccialetto elettronico si ipotizza di risparmiare 900mila litri di acqua in un anno.

L’innovazione passa sempre di più per la riduzione dell’utilizzo di acqua, energia, dei beni di consumo e delle materie prime.

Fonte: La società cooperativa

Galassi ride, ma l’uscita di SAB dal nostro Aeroporto porta nuovi debiti al Comune di Forlì

L’uscita di SAB dalla società di gestione dell’Aeroporto di Forlì, salutata con gioia dall’assessore Galassi, porta nuovi debiti al nostro Comune.

Galassi dovrebbe essere onesto e spiegare che SAB non è entrata nella nostra società per sfizio, ma all’interno di un progetto fortemente voluto dalla stessa maggioranza di cui oggi fa parte.

Chi oggi è felice di quanto accaduto, ride sopra il fallimento del suo stesso progetto e sulla propria incapacità di distribuire i debiti dell’aeroporto verso tutti gli Enti ed i Privati che ne beneficiano.

Bologna ci ha sfruttato fino a quando la nostra struttura è servita a sopportare il peso dello spostamento temporaneo dei voli dal Marconi, poi ha lasciato che i debiti contratti per adeguare gli impianti a questa maggiore affluenza ricadessero su Forlì.

E’ grave che tutto questo si consumi senza un dibattito pubblico in Consiglio Comunale, che discuta del futuro del nostro aeroporto, ed è ormai evidente che tutti i piani di sviluppo siano da rivedere alla luce delle minori disponibilità finanziarie, o i cittadini di Forlì si troveranno ancora una volta di fronte al bivio tra il taglio di servizi essenziali e l’aumento delle tasse e tariffe comunali.

Torna su