centro

Veltroni si è dimesso

Le dimissioni di Veltroni sono un gesto che avrà pesanti ripercussioni. Finisce l’era della vocazione maggioritaria, del corro quasi da solo, del “ma anche“, speriamo pure quella della demolizione degli alleati. Ora però bisogna fare i conti con le divisioni interne del Partito Democratico, perché sarà dura coniugare le posizioni variopinte al suo interno senza la colla che le ha tenute insieme fino ad oggi.

Si riuscirà a trovare un altro Veltroni, o si scioglierà il PD?

Il centro-sinistra ha bisogno, per vincere, di un partito forte ma non egemone, capace di distinguersi dai suoi avversari politici e non di appiattirsi con loro sui temi più importanti, di una coalizione di forze che nelle loro rispettabili differenze sappiano ri-animare la partecipazione dei cittadini e mobilitarli per un impegno in prima persona.
I partiti unici servono solo al potere per conservare il potere, non per rappresentare le diverse opinioni dei cittadini, ed il bipartitismo non aumenta la democrazia di un paese ma la sua efficienza nel seguire i grandi interessi.

Questo evento, come quello delle scorse elezioni, segnerà un passo importante anche in tutti gli altri partiti. E’ finita, a mio parere, l’era dei raggruppamenti forzati, delle fusioni a freddo per superare sbarramenti, delle corazzate senza idee comuni. Bisognerà tornare alle idee fondanti, non per forza alla frantumazione dei partiti, ma certamente ai valori ed agli scopi che spingono le persone ad impegnarsi, perché sanno che lavorano per uno scopo e non solo per eleggere persone.

Il partito televisivo, piramidale, senza discussioni, presieduto e diretto da una unica persona che fa del suo impegno politico una missione per sfuggire alla Giustizia, l’abbiamo già.

E’ dall’altra parte.

seminario LA RICERCA ITALIANA AL POLO NORD da Silvio Zavatti ad Aurora Borealis

Organizzato presso la Scuola Media Palmezzano, Sala del Mappamondo Piazza della Vittoria, Forlì
Sabato 14 febbraio ore 10,00 – 13,00

Scarica l’invito!

Programma:

La ricerca artica italiana nel quadro della ricerca polare europea: Prof. Roberto Azzolini – Science manager European Science Foundation – Coordinatore Progetto Aurora Borealis CNR – componente CSNA

Attualità delle ricerche polari di Silvio Zavatti., Prof. Gianfranco Frinchillucci – Ricercatore polare – Direttore Museo Silvio Zavatti di Fermo

L’Aurora Borealis – il progetto europeo per rivelare i segreti degli oceani polari., Prof. Laura De Santis – Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica – Trieste- CSNA

Silvio Zavatti: esplorazioni polari e letteratura, Prof. Luigi Martellini – Università della Tuscia – Viterbo

Saranno proiettati alcuni filmati inediti sulle attività di ricerca polare

Il seminario è organizzato in occasione della mostra ARTIDE ANTARTIDE – LA RICERCA ITALIANA AI POLI
realizzata da

Museo Nazionale dell’Antartide Felice Ippolito, Ministero dell’Università e della Ricerca – Programma Nazionale di Ricerche in Antartide – CNR Polarnet

con il contributo di :

Univ. Verde di Forlì -Univ. popolare di Romagna – Società per gli Studi Naturalistici della Romagna
Centro e Laboratorio di Educazione Ambientale della Provincià di Forlì Cesena – Associazione Naturalisti Forlivesi “Pro Museo”

MOSTRA FOTOGRAFICA: Allevamento lager di Osteria: vieni a vedere la realtà.

mostra-fotografica-cani-di-osteriaBUFFET VEGETARIANO

Venerdì 6 Febbraio dalle ore 20.30 presso il Centro Sociale Spartaco in via Chiaviva Romea n 88 Ravenna ORGANIZZATO DA : L’occhio verde e Collettivo Associazioni Spartaco

Domenica 8 Febbraio dalle ore 16 presso la Sala Arci via Cella n 556 Carraie ORGANIZZATO DA: L’occhio verde e Ristorante Dama di Cuori per info: Samantha 340 0997838

Il kebab e la preservazione della nostra identità culturale

250px-doner_kebabIl divieto i ristoranti etnici dentro le mura di Lucca è una iniziativa priva di senso. Per prima cosa, un sacco di italiani hanno aperto ristoranti in ogni luogo del Mondo, con un ritorno economico e d’immagine per il nostro Paese notevole (pensiamo solo all’esportazione dei nostri prodotti tipici derivante da questa pubblicità continua). Se procedessimo su questa strada dell’intolleranza sarebbe quindi oggettivamente corretto che venissimo ripagati con la stessa moneta.

In secondo luogo non si capisce con quale criterio si decida di vietare un ristorante etnico e permettere l’apertura di un Mc Donalds in pieno centro, dal momento che entrambi hanno poco a che vedere con la cultura e con l’immagine storica delle nostre città.

La cultura e l’identità si possono esportare dando un buon esempio, non imporre. Questo ennesimo provvedimento discriminatorio è pericoloso, perché antepone la bassa politica e la demagogia spicciola ai piccoli spifferi di libertà personale che abbiamo ancora a disposizione.

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