denaro

Via le rinnovabili nel decreto milleproroghe

Il Governo ci riprova ancora ed inserisce nel decreto milleproroghe viene tolto l’obbligo per i nuovi edifici di avere, almeno in parte, energia prodotta dalle rinnovabili. Questa norma era stata introdotta nell’ultima finanziaria di Prodi e doveva essere applicata da questo Gennaio.

In un momento di crisi per il mondo del Lavoro, investire su questo tipo di interventi significa spostare denaro dagli sprechi energetici (che vanno ad arricchire solo i paesi esteri dai quali importiamo fonti fossili) agli stipendi, avviando quindi un impatto positivo non solo in ambito ambientale.

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Dare alle scuole private denaro pubblico

Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli, ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali.

C’è una certa resistenza: in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante segue un’altra strada: comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, a impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. E allora
tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare in queste scuole, perché in fondo sono migliori, si dice, di quelle di Stato. E magari si danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli, invece che alle scuole pubbliche, alle scuole private. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata.

Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in questo modo: rovinare le scuole di Stato, lasciare che vadano in malora, impoverire i loro bilanci, ignorare i loro bisogni, attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private, non controllarne la serietà, lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare, e dare alle scuole private denaro pubblico.

Discorso pronunciato da Piero Calamandrei all III Congresso dell’associazione a difesa della scuola nazionale, Roma 11 Febbraio 1950.

fonte: Espresso

Il Papa: i Soldi scompaiono, parola di Dio è solida. Anche nell’Opus Dei.

Sono rimasto stupito dalle parole del Papa di ieri. Di fronte ad una crisi economica che mette in ginocchio tutto il Pianeta, dice che i soldi non sono tutto nella vita, che bisogna aggrapparsi alla Fede.
Sia chiaro, sarei contento se la Chiesa e le sue strutture riflettessero una posizione di questo tipo e proponessero veramente – al di là degli appelli estemporanei – una vita austera e senza il guinzaglio del consumismo. Il problema è che mentre si predica – giustamente – tutto questo, si fa tutt’altro.

Nell’Opus Dei, ad esempio, quando diventi numerario devi sottoscrivere un contratto che stabilisce che tutti i tuoi averi diventano dell’Opus Dei (Fonte: “Ferruccio Spinotti, Opus Dei Segreta… “).

Gesù proponeva una vita povera, slegata dai beni materiali, non chiedeva ai suoi seguaci di farla intestandosi i loro beni.

Vi consiglio di leggere, se non lo avete ancora fatto, il libro di Ferruccio Pinotti, “Opus Dei Segreta. Frusta, Cilicio ed Alta Finanza. Per la Prima volta parlano i Testimoni. …”



Da Wikipedia – Opus Dei e finanza

L’atto costitutivo dell’Opus Dei non prevede in alcun punto, tra le finalità associative, l’esercizio di attività aventi per oggetto l’intermediazione mobiliare, l’investimento in imprese o altre attività connesse in qualche modo con la finanza. Tuttavia l’Opus Dei intrattiene necessariamente relazioni economiche di ampio raggio, essendo detentrice di un vastissimo patrimonio immobiliare e finanziario. Tale patrimonio proviene essenzialmente dalle donazioni, dai lasciti testamentari, dal reddito dei numerari e degli aggregati. Inoltre, molte sono le operazioni che hanno permesso all’Opus Dei, attraverso società distaccate ed holding, di svolgere un ruolo come potente attore economico sul mercato finanziario e bancario.

Un contratto stipulato tra l’Opus Dei ed il fedele che intende aderirvi stabilisce i reciproci impegni in relazione agli ambiti formativi propri della Prelatura. Secondo le testimonianze di alcuni ex numerari, ad un contratto verbale può anche seguirne uno scritto relativo ai lasciti testamentari. Il testamento è praticamente obbligatorio per i membri numerari e aggregati. Tale aspetto è stato sovente messo criticamente in relazione con una certa predilezione dell’Opus per il reclutamento di persone nelle classi benestanti.

Frusta, Cilicio ed Alta finanza.

I soldi scompaiono, sono niente, e tutte queste cose che sembrano vere in realta’ sono di secondo ordine. (Benedetto XVI)

Sul web le relazioni tra società petrolifere, denaro e politici USA

Grazie a Luca ed il Passatore scopro Follow the Oil money, una applicazione che permette di sapere per ogni candidato alle elezioni presidenziali USA del 2008, ma anche del 2004 e del 2000, quali società petrolifere lo hanno finanziato e con quali somme. Un modo per rendere esplicito, anche graficamente, il rapporto tra lobby del petrolio e politica.

Fonte: Petrolio, denaro e feed RSS nelle Presidenziali USA 2008

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