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Statuto Comunale: cambio delle regole ad un minuto dal fischio finale

A meno di un mese dallo scioglimento del Consiglio l’ufficio di presidenza ci chiede una revisione dello Statuto e del Regolamento Comunale.
La proposta portata in commissione dal Presidente e dal Vice, rispettivamente PD e Forza Italia, contiene diversi aspetti controversi, come l’abolizione dei gruppi con un solo consigliere, l’ipotesi di rendere segrete le commissioni, l’eliminazione della quota di membri esperti con pari diritti dei consiglieri eletti dalle commissioni verifiche procedure amministrative e pari opportunità.
In mancanza di tempo per una discussione approfondita i Verdi hanno chiesto un rinvio della discussione a dopo le elezioni, che è stato però rigettato.
Se questo dibattito andrà avanti, quindi, occorrerà eliminare tutte gli aspetti non condivisi unanimemente, e cogliere l’occasione per introdurre novità positive.
Sulla partecipazione dei cittadini, ad esempio, si può fare molto di più.
I referendum comunali oggi si possono indire solo chiedendo la firma del 5% degli aventi diritto al voto, 5 volte maggiore alla percentuale richiesta per i referendum nazionali.
Occorre quindi abbassare questa quota almeno al 3%, per permettere la consultazione dei cittadini sulle questioni più importanti che riguardano la città.
Si possono inoltre fissare nelle regole altri strumenti di partecipazione, che riavvicinino le persone all’attività politica della nostra amministrazione, e rigettare tutte le proposte di riduzione del potere di indirizzo e di controllo degli organi elettivi, che sono uno strumento necessario per il buon governo della città.

Carlucci: stop all’anonimato in rete

Ho già parlato male delle idee di Gabriella Carlucci sul diritto d’autore e su internet, ma pare che questa volta si sia superata.
Dopo i 4 anni di prigione a chi viola il copyright , la stampa clandestina per chi tiene un blog, la censura sul web proposta da D’Alia, ora arriva anche il divieto di anonimato.

Sia chiaro, in questo caso non si tratta di perseguire chi commette reati, ma impedire qualsiasi tentativo di pubblicare i contenuti in forma anonima. Così verrebbero a sparire, ad esempio, tutte le denunce fatte dai cittadini che per qualsiasi motivo non possono rendere pubblica la loro identità (ad esempio chi ha paura di perdere il proprio lavoro, ma vuole denunciare la violazione di norme sulla sicurezza).

Internet è un mezzo che dovremmo imparare a considerare come la stampa, che protegge le proprie fonti. Gli strumenti per bloccare eventuali reati ci sono, indipendentemente dalla forma con la quale vengono inseriti negli spazi pubblici.

Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.(Articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo)

Veltroni si è dimesso

Le dimissioni di Veltroni sono un gesto che avrà pesanti ripercussioni. Finisce l’era della vocazione maggioritaria, del corro quasi da solo, del “ma anche“, speriamo pure quella della demolizione degli alleati. Ora però bisogna fare i conti con le divisioni interne del Partito Democratico, perché sarà dura coniugare le posizioni variopinte al suo interno senza la colla che le ha tenute insieme fino ad oggi.

Si riuscirà a trovare un altro Veltroni, o si scioglierà il PD?

Il centro-sinistra ha bisogno, per vincere, di un partito forte ma non egemone, capace di distinguersi dai suoi avversari politici e non di appiattirsi con loro sui temi più importanti, di una coalizione di forze che nelle loro rispettabili differenze sappiano ri-animare la partecipazione dei cittadini e mobilitarli per un impegno in prima persona.
I partiti unici servono solo al potere per conservare il potere, non per rappresentare le diverse opinioni dei cittadini, ed il bipartitismo non aumenta la democrazia di un paese ma la sua efficienza nel seguire i grandi interessi.

Questo evento, come quello delle scorse elezioni, segnerà un passo importante anche in tutti gli altri partiti. E’ finita, a mio parere, l’era dei raggruppamenti forzati, delle fusioni a freddo per superare sbarramenti, delle corazzate senza idee comuni. Bisognerà tornare alle idee fondanti, non per forza alla frantumazione dei partiti, ma certamente ai valori ed agli scopi che spingono le persone ad impegnarsi, perché sanno che lavorano per uno scopo e non solo per eleggere persone.

Il partito televisivo, piramidale, senza discussioni, presieduto e diretto da una unica persona che fa del suo impegno politico una missione per sfuggire alla Giustizia, l’abbiamo già.

E’ dall’altra parte.

Spenta la prima candelina di animalisenzacasa.org

Circa un anno fa a Forlì partiva il progetto del sito animalisenzacasa.org. L’idea era quella di fornire gratuitamente alle associazioni ed ai canili uno spazio per pubblicare gli annunci di adozione degli animali in cerca di un padrone, e dare la possibilità a tutti coloro che hanno un proprio sito web di pubblicare automaticamente uno o più annunci presi a caso tra quelli ancora attivi.

Così ogni giorno, da un anno, decine di blog mostrano una immagine di adozione presa a caso, ed i visitatori vengono a conoscenza della possibilità di adottare cani, gatti o altri animali. Un grosso aiuto è venuto dalla diffusione nazionale, ottenuta anche grazie ad un articolo sul Venerdì di Repubblica ed all’intervista di Tamarà Donà su Radio 101.

Nel primo anno dall’apertura abbiamo collezionato 1411 schede di adozione, delle quali 703 attive in questo momento, ed abbiamo aiutato l’adozione di 495 cani e 81 gatti sparsi per tutta la penisola italiana. In home page è possibile fare ricerche tra tutti gli annunci che ancora stanno aspettando una nuova casa.

SOASI, la cooperativa che lo ha realizzato, rivendica questi successi con una punta d’orgoglio e di felicità per esser riusciti a mettere in contatto i futuri padroni di animali sfortunati, spesso abbandonati, con le realtà che operano nel volontariato sul territorio nazionale.

Oggi chiunque può aiutarci con un piccolo spazio sul proprio sito, con un volantino appeso in un locale, con un piccolo contributo alle spese, sperando che quest’anno veda risultati ancora migliori di quelli ottimi del primo.

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